Radicchio, un ortaggio con prospettive di crescita

Mercato in crescita, 300 mila ton consumate all’anno con prezzo medio “top”

“Il consumatore si sta facendo sempre più intelligente ed esigente. Predilige il prodotto di cui conosce origine, storia, serietà e criteri di lavorazione. Pretende una qualità garantita. Il radicchio Igp veneto offre tutto questo e tutto questo spiega il grande appeal che ha in questo momento di grande attenzione per verdure e frutta tipiche, buone, cresciute in un ambiente sano”. A parlare è Cesare Bellò, direttore di OPO Veneto, che durante il terzo European fruit summit di Cesena ha commentato gli ottimi dati che fa registrate il prodotto. Il radicchio spicca per prezzo al consumo sugli altri ortaggi: una quotazione media stagionale al consumo che supera i 3 euro al chilo, un mercato in crescita e con oltre 300 mila tonnellate consumate ogni anno.

L’indice di penetrazione nelle famiglia tocca l’80 per cento. Oltre il 50 per cento per cento della coltivazione è fatta nel Veneto. Cesare Bellò ha illustrato le ragioni dell’ascesa qualitativa e quantitativa del radicchio, l’impegno per produrlo in un ambiente sano, gli investimenti nella formazione e nell’aggiornamento dei produttori, le iniziative promozionali e di marketing. “Se il consumatore oggi, soprattutto d’inverno, ma anche nelle altre stagioni, lo sceglie, non è un fatto casuale e spontaneo, ma è il risultato di una continua azione educativa alla buona coltivazione che inizialmente sembrava una sfida velleitaria e che invece oggi è un dato di fatto che sta gratificando i coltivatori e che sta salvando i bilanci aziendali”.

Quanto al pericolo di sovrapproduzione Bellò dice che “è un timore fondato; si deve arrivare a semine e a trapianti programmati in base a quanto si prevede che possa assorbire il mercato. Occorre evitare coltivazioni scriteriate, come spesso accade quando un prodotto va bene, che portano ad un eccesso di offerta”.

Fonte: www.ortoveneto.it

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