“Anch’io a Verona ero accanto ai produttori Coldiretti, in contatto coi colleghi al Brennero, per monitorare la situazione”. A parlare è Paolo Merci, direttore generale Verona Mercato, interpellato dopo le dichiarazioni apparse sul quotidiano Verona Economia in cui Coldiretti puntava il dito contro le eccessive importazioni. “Sono assolutamente d’accordo sulla necessità di etichettare l’origine dei prodotti, segnalando il Made in Italy, e lasciando al consumatore la libertà di scelta, ma – precisa- credo che le importazioni siano giustificate dalla reale necessità di prodotto che, il mercato italiano, da solo non potrebbe soddisfare”. E proprio quest’ultima è la nota dolente su cui punta il dito Coldiretti. “Si pesi al caso delle pesche – continua Merci – quest’anno, a causa del maltempo, la prima varietà era di cattiva qualità e non commercializzabile quindi si è dovuti ricorrere a prodotti provenienti da altre zone d’Italia o dall’estero. Ora il periodo è buono, ma prima, i nostri operatori hanno commercializzato pesche pugliesi”. Stesso discorso con i mercati esteri: “Il mercato all’ingrosso di Verona esporta moltissimo ma allo stesso tempo importa grosse quantità di prodotti. La merce proveniente dalla regione Veneto, corrisponde al 25 per cento delle transazioni totali.”
“Si alla certificazione del Made in Italy”
Il direttore generale di Verona Mercato commenta le proteste di Coldiretti
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