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Mercato Cesena: meno clienti, costi più alti

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Il grossista Pino Castrogiovanni denuncia spese sempre maggiori. “Sono cambiati i tempi e non si lavora più come un tempo”

“Non sono più i tempi di una volta, gli scambi sono calati notevolmente, diverse aziende si sono arrese e hanno chiuso mentre ogni anno ad entrate minori corrispondono costi più alti”. Analisi di Pino Castrogiovanni, operatore del mercato ortofrutticolo all’ingrosso di Cesena che chiede al For, la società che gestisce il centro agroalimentare, maggiore attenzione alle mutate condizioni di mercato.

Sempre più spese

Il grossista ricorda che “fino a tre anni fa ci abbonavano una quota su 12 e quindi ne pagavamo 11. Ora non più. E ogni anno per l’affitto c’è l’adeguamento Istat, una volta il 5% e una volta l’8% ma non ci sono più i clienti di una volta. In tanti ora vanno al mercato di Rimini”.

Castrogiovanni prosegue: “Molti si trovano costretti a pagare cifre fuori dal comune per mantenere le loro attività a galla. Le spese generali, che includono tutto, dalle utenze ai servizi di pulizia, pesano sempre di più sui bilanci già precari degli operatori”. Insomma un grido d’allarme.

Un altro problema riguarda i costi operativi: “Le spese di scarico merce sono tra le più alte d’Italia – aggiunge Castrogiovanni – aggiungendo un ulteriore onere finanziario agli operatori già oberati di debiti. L’efficienza logistica è scesa a livelli preoccupanti, con movimentazioni merci lente e difficoltose che minano la competitività del mercato”.   E poi il grossista fa due conti: “Il lavoro di scarico devono farlo i facchini, non posso usare i miei operai che infatti li guardano mentre fanno le operazioni. Significa che se lo faccio da me spendo 20mila euro mentre con in facchini arrivo a 80mila euro”.

Questa l’analisi. La richiesta? “Gli operatori hanno bisogno di un sostegno concreto da parte delle autorità locali e della dirigenza del mercato per affrontare queste sfide in modo efficace. È necessario ridurre gli affitti e le spese generali, migliorare l’efficienza logistica e implementare misure per attrarre nuovi acquirenti. Il mercato ortofrutticolo all’ingrosso di Cesena è un patrimonio da preservare, ma solo con azioni concrete e immediate possiamo garantire il suo futuro. L’ora di agire è adesso”.

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