Il Centro agroalimentare di Genova per un giorno si è tinto di gialloblu. Accogliendo una delegazione del Centro agroalimentare di Parma guidata dal presidente Marco Core e dal direttore, Giulietta Magagnoli.
Una giornata cominciata all’alba con un tour tra gli stand dei grossisti dell’ortofrutta e delle imprese logistiche per confrontarsi su modelli di sviluppo, strategie, regole e buone pratiche da poter condividere. E una visita al nuovo mercato florovivaistico che ha ulteriormente ampliato il raggio d’azione del Centro agroalimentare genovese.
Un confronto utile
“Questi incontri diretti fra i mercati aderenti a Italmercati sono un valore ulteriore del network nazionale guidato da Fabio Massimo Pallottini. Il coordinamento tra i nostri mercati aumenta la nostra competitività a livello nazionale e internazionale – sottolinea Giambattista Ratto, amministratore delegato di Società Gestione Mercato Genova – Anche oggi abbiamo potuto confrontarci su possibili opportunità di sviluppo da poter condividere, analizzando i diversi punti di forza delle nostre strutture, dei territori e delle nostre imprese. D’altra parte il nostro modello si fonda proprio su un ruolo di primo piano dei nostri operatori che hanno la maggioranza nella stessa società di gestione”.
Modello B2B
Ad accogliere la delegazione di Parma l’insegna all’entrata del sito di Genova: Ianuensis ergo mercator. Un’ antichissima frase, risalente ad un anonimo del 1200, che definiva il ruolo e la misura dei genovesi nel Mediterraneo di quel tempo: genovese di conseguenza mercante.
“Innanzitutto un ringraziamento per l’invito e l’accoglienza ricevuta – commenta Marco Core, presidente del Centro agroalimentare di Parma – Per noi un’altra tappa importante per confrontarci in una sorta di B2B nell’ambito del network Italmercati. Il Centro agroalimentare di Genova è molto diverso dal nostro, ci hanno colpito la capacità di razionalizzazione degli spazi, la grande attenzione all’ambiente, la particolarità di una struttura vicina ad un grande porto. Un confronto che ci permette di capire meglio, in un periodo così complicato sul fronte dei volumi di vendita nei mercati all’ingrosso, quale futuro possono avere le nostre strutture per rimanere competitive e sostenibili”.
Fonte: Centro Agroalimentare di Genova – Cal Centro Agroalimentare di Parma