I meloni e le mini angurie siciliane a pochi cent. Questo il quadro al mercato di produzione di Vittoria, in Sicilia, poi il prezzo sale nei mercati di destinazione ma è chiaro che il maltempo ha fatto crollare gli scambi e resta tanta merce invenduta. Brutto inizio per la frutta primaverile e conforta poco la resistenza degli ortaggi invernali: cavolfiore, verza, peperoni (si vendono a 3,50 euro il kg) e pure carciofi di cui c’è poca offerta come anche per le patate novelle a causa delle condizioni atmosferiche critiche che rallentano la raccolta.
A Firenze si vende meno dell’anno scorso
Al mercato all’ingrosso di Firenze scatta la fotografia delle dinamiche di mercato per myfruit.it Aurelio Baccini, vicepresidente nazionale di Fedagro e presidente locale dell’associazione. “Si lavora, ma meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Incide sui minori livelli di vendita la difficoltà per alcuni articoli come il melone o l’anguria. Al contrario c’è richiesta per cavolfiore, verza, zucchine scure chiedono ancora pure i carciofi ma non c’è grande offerta”. Il maltempo ha rovinato le varietà tardive, ad esempio quello toscano di Venturina, che di solito garantivano una buona remunerazione.
Mancano patate e cipolle, anche qui colpa del maltempo
Piogge e temperature basse fanno calare i consumi della frutta, ma rendono pure difficile la raccolta di patate novelle e cipolle che mancano e toccano quotazioni alte. “Scavare e lavorare le patate novelle spesso non è possibile con questo tempo e la richiesta di prodotto è più alta. Le quotazioni per il prodotto vanno da 1,10/1,20 per l’origine Sicilia e Puglia e si scende sotto l’euro per quella campana. E’ salito il prezzo delle egiziane che ora arrivano a 0,90 euro il kg. C’è anche prodotto da Israele e e Cipro. Mancano anche le cipolle, anche qui problemi per il maltempo”.
Grande variabilità per i prezzi della frutta primaverile. “Si hanno quotazione da 1,50 a 5 euro per le pesche, le albicocche hanno quotazioni in media più alte e vanno dai 3 ai 5,50 euro mentre per le ciliegie si parte dai 4 euro per i calibri piccoli fino ai 10 euro il kg per i calibri più grandi e la qualità. C’è soprattutto prodotto spagnolo e poco italiano. Le ciliegie sono molto suscettibili alla pioggia”.
In Sicilia dramma meloni e mini angurie
Giuseppe Zarba, presidente Acov, descrive il quadro del centro di produzione di Vittoria. “Il mercato è in flessione. Per i meloni Cantalupo e le mini angurie le quotazioni vanno da 0,20 a 0,40 euro il kg, ma c’è molto invenduto, un vero disastro”. Una programmazione andata a ramengo per le temperature che non invogliano i consumi. Vediamo le quotazioni degli altri prodotti dove si vede una discesa dei prezzi di pomodori: ” Ciliegino da 2 euro a scendere. Piccadilly da 1,80, Datterino rosso massimo 2,80 euro il kg e il Datterino giallo fino a 2,50 euro. Melanzana tonda a massimo 0,55 euro, peperoni gialli 2,50 e quelli rossi 2,30. Infine le zucchine scure massimo a 1 euro. I prezzi sono sempre più cassa e in doppio strato”.
Le quotazioni di albicocche e ciliegie, tanto prodotto spagnolo
Sulle albicocche c’è tanto prodotto spagnolo. La varietà Colorado è presente in molti mercati con quotazioni intorno ai 3/4 euro il kg: Cesena (4 euro), Verona (2,50), Torino (2,90), Padova (2,60), Bergamo (4), Bologna (4,50), Napoli (3,10), Firenze (3,40). A Bergamo la varietà Pricia di origine Italia in vaschette a 3,30/4,10 euro. Dalla Spagna anche la varietà Mogador a 4 euro. Anche sulle ciliegie c’è tanta Spagna con queste quotazioni che oscillano a seconda del calibro: Bergamo (calibro 28/30 a 8,50 euro; 24/26 a 3,50 euro; 22/24 a 2,90 euro), Roma (28/30 9 euro), Cesena (26/28 6,50 euro). Sulla varietà Bigarreau: Bologna (Italia 26/28 8 euro; Spagna 30/32 9 euro; 28/30 8 euro), Padova (Spagna 6,50 euro).
Sventola bandiera spagnola anche sulle pesche. La polpa bianca presenta queste quotazioni: Bergamo (2,40 euro), Roma(3 euro), Napoli (3), Verona (2,20). Passiamo alla polpa gialla con il prodotto di calibro 61/67: Napoli (3 euro), Verona (2,20), Padova (2,70). Con il calibro 80/90 si sale: Torino (3,70 euro), Verona (2,90), Genova (4,50), Bologna (4). Forbice molto ampi per le nettarine a polpa bianca: dai 2,40 euro a oltre i 7 il kg. Grande variabilità di quotazioni anche per la polpa gialla così come per la platicarpa.
Risalgono i prezzi delle fragole
il maltempo non aiuta il consumo, ma neanche la produzione e salgono i prezzi. Le fragole italiane di prima categoria vanno dai 2,80 euro di Verona ai 4 euro il kg di Padova, i 5 di Firenze, i 4,50 di Treviso. L’extra supera i 5 euro mentre il prodotto dalla Basilicata quota in media sopra i 4 euro il kg, infine la varietà Favetta di Terracina sul mercato di Roma e del Lazio varia dai 4,50 ai 6 euro il chilo.
Pere Coscia dalla Sicilia al Cile come l’Abate
Sulla varietà Coscia la provenienza è cilena in confezioni da 5,5 kg e con queste quotazioni a Torino (2,90 euro il kg), Verona (1,50), Napoli (2,85), Cesena (2,70). A Bergamo l’origine siciliana a 2,50 euro. Ci sono le ultime pere Abate dell’Emilia Romagna a 2,50 euro il kg per il calibro 75/80. L’origine cilena con lo stesso calibro a Bergamo (2,20), Bologna (4 euro), Torino (2,10), Genova (2,10), Verona (2,20).
Missione Genova per alcune aziende dell’Andalusia
Oggi si sono recate in visita al mercato all’ingrosso di Genova alcune aziende di ortofrutta dell’Andalusia per incontrare i grossisti della struttura genovese grazie all’iniziativa organizzata da Fedagromercati e dall’Agenzia pubblica di commercio dell’Andalusia – Extenda con l’obiettivo di promuovere gli scambi fra i due paesi e valorizzare la dimensione internazionale delle aziende.
La giornata è iniziata di mattina presto con un saluto da parte dell’ente gestore, rappresentato dal vice direttore Nino Testini e del referente di Fedagro Genova, Gianni Ratto, ed un giro per il mercato, per poi iniziare subito verso le ore 9.30 gli incontri b2b fra le aziende italiane e quelle spagnole. Da entrambe le parti c’è stata completa soddisfazione nella riuscita della giornata che ha visto a confronto gli operatori di due paesi diversi ma accomunati dalle stesse difficoltà e dalla stessa consapevolezza dell’importanza di avere rapporti consolidati e continuativi con gli altri partner europei per lo sviluppo della categoria e delle imprese che lavorano al loro interno così da trasmettere valore fino ai consumatori finali.
In merito all’iniziativa il rappresentante per Fedagro Gianni Ratto: “Ringrazio tutti per aver partecipato a questa giornata, oltre alla società SGM, ringrazio nello specifico Fedagromercati per aver organizzato la missione e per averci messo in contatto con le aziende rappresentante da Extenda. Mi auguro che oggi sia solo l’inizio di una collaborazione duratura non solo fra le due realtà, ma anche fra le due organizzazioni”.