L’obiettivo 12 dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile, approvata dall’Assemblea Generale dell’Onu, ha tra le sue mete da raggiungere entro il 2030, quella di “dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e fornitura, comprese le perdite post-raccolto”.
L’iniziativa che deriva dall’impegno dell’Ortomercato di Bergamo insieme ai volontari della Dispensa Sociale della cooperativa Namasté dimostra nei fatti che raggiungere questo obiettivo è possibile: nel solo 2022 sono stati salvati ben 55.375 kg di frutta e verdura.
Tutti i sabati dell’anno scorso, compresi la vigilia di Natale e l’ultimo dell’anno, hanno visto una ventina di volontari della Dispensa Sociale impegnarsi per recuperare, vagliare e distribuire prodotti ortofrutticoli che, per motivi commerciali, non vengono più venduti ma sono ancora buoni da mangiare.
In totale, il valore dei prodotti donati dai grossisti di Celadina e ridistribuiti a organizzazioni non profit del territorio che si occupano di persone in difficoltà, ammonta a 62.504 euro, considerando i prezzi medi all’ingrosso.
Non si tratta quindi solo di lotta allo spreco, ma di recupero di risorse, anche economiche, per la fascia più debole della popolazione.
Questa iniziativa non è nuova, come spiega il presidente di Bergamo Mercati, Giacomo Salvi: “Negli ultimi quattro anni sono stati salvati oltre 184 tonnellate di ortofrutta. Nel 2022 c’è stato un incremento grazie all’attenzione e alla maggior sensibilità dimostrata da parte degli operatori (grossisti e produttori) presenti al mercato. L’iniziativa volta al recupero delle eccedenze alimentari è iniziata presso l’Ortomercato sul finire dell’anno 2011 coinvolgendo direttamente i singoli enti caritativi del territorio, permettendo a chiunque manifestasse una necessità, di approvvigionarsi dell’ortofrutta donata dagli operatori dell’ortomercato. Sin da allora si è riscontrato una graduale crescita dei volumi distribuiti ed ora, a distanza di ormai oltre 10 anni di attività, la collaborazione con la Dispensa Sociale ci ha permesso di trovare un unico interlocutore efficace ed efficiente che permette una distribuzione più capillare ed immediata dell’ortofrutta donata”.
L’impegno della Dispensa Sociale, però, non si limita ai soli prodotti dell’Ortomercato. Questi costituiscono il 48% del totale raccolto mentre il resto dei prodotti deriva dalla collaborazione con supermercati, esercenti, aziende agricole e alimentari. I destinatari dei beni donati sono una cinquantina di enti beneficiari che vanno dalle Caritas parrocchiali alle comunità di persone in difficoltà, fino alla nuova bottega d’eccedenza Dispensa Re-Store, che distribuisce direttamente alle persone.
Ma non è tutto qui: come evidenzia il coordinatore, Raffaele Avagliano, “la lotta allo spreco è per noi soprattutto strumento di inclusione sociale. Accanto ai 35 volontari impegnati sei giorni a settimana, hanno collaborato 18 persone con fragilità inserite nell’attività con diverse modalità. Inoltre, sempre con il sostegno fondamentale di Bergamo Mercati, abbiamo avviato i nuovi laboratori educativi per le scuole: con le cooperative Mondoverde e Namasté portiamo nelle classi temi come la lotta allo spreco, la stagionalità, la filiera ortofrutticola”.
Si tratta quindi di un’iniziativa economica, inclusiva e ad alto contenuto culturale, che in primavera vedrà anche la realizzazione di un murale sul tema all’interno degli spazi dell’Ortomercato, per aiutare a sensibilizzare sulla cultura della donazione e della prevenzione allo spreco.
Fonte: infosostenibile.it