Splende il sole e aumenta la voglia di frutta estiva. Perdono di interesse, ma si vendono ancora, gli agrumi e aumenta la domanda di uva e susine che arrivano dal Sudafrica; ma cresce pure la richiesta dei meloni che vengono spediti dalle Antille, dal Marocco, e nei mercati all’ingrosso italiani si vede anche il primo melone siciliano. Con la speranza che sia buono per poter soppiantare il prodotto estero.
A Bergamo gran richiesta di uva e susine dal Sudafrica
La primavera dei mercati viene illustrata a myfruit.it da Federico Fapanni, venditore di OrtoBergamo dell’imprenditore Savino Tiraboschi con box al mercato della città lombarda. “La gente è un po’ stanca di arance e clementine e chiede novità. Anche se si vendono ancora le clementine spagnole o israeliane, e va bene il Tarocco tardivo, un frutto eccezionale. Una pianta che arriva sul finire ma si tratta di arance dolcissime e resistenti, non guastano come altre varietà, e quotano 2,80/3 euro il kg; sono care ma si vendono”.
E il cambiamento? “Aumentata la richiesta di uve da Sudafrica con tantissime varietà, ma un filo comune: l’80-90% delle richieste è dedicato alle varietà senza semi, anche a prescindere dal colore. Sta andando parecchio e le quotazioni vanno dai 3 ai 5 euro il kg secondo la varietà. Richieste anche le susine, sempre dal Sudafrica, e anche queste molto buone. Quotano 3/4 euro il chilo. Sono articoli che sanno di primavera che vendiamo bene quando si alzano le temperature”.
Primo melone siciliano e fragole in piena campagna
Fapanni vende bene anche i meloni: “Arrivano da Antille e sono favolosi, quotano 3,50/4,50 euro il kg, abbiamo anche merce da Honduras e Marocco a 3 euro. Sono alle porte i meloni siciliani, si vedono e si provano. Se iniziamo con una buona qualità si andrà avanti con la Sicilia al posto del prodotto estero, in caso contrario non si cambia. Il melone del nord quest’anno sarà condizionato dalla siccità, se non piove saranno guai”.
Bene anche le fragole. “Le vendo 12 mesi l’anno – merce dalla Sicilia al Trentino – ora è il momento della Basilicata, ci sono tantissime nuove varietà e siamo in piena campagna. C’è ampia scelta con prezzi dai 3 ai 5 euro il chilo. E’ l’articolo più venduto, raccolto stamattina e domani alle 8 sarà in negozio. Questo è un elemento che aiuta le vendite”.
Carciofo ligure a 2,50 euro il capolino, sardo sul finire
Vediamo i carciofi: “Sardegna e Sicilia siamo gli ultimi colpi. Arrivano ma non di gran qualità, vista la temperature troppo alta. La Liguria offre un prodotto di nicchia da mangiar crudo con sapore particolare che comprano i negozietti della città che hanno articoli esclusivi e andiamo da 0,80 a 2,50 euro il capolino. Ne vendo 50 casse ogni giorno mentre dalla Sardegna ne arrivano molti di più ma ora si vende a 0,30/ 0,50 euro il capolino. Il prodotto dalla Sicilia a 0,40/0,50 euro, si tratta del carciofo spinoso sardo coltivato dai siciliani, buono ma non come l’originale”.
Infine il Romanesco Apollo con calibro grosso si vende a 0,70/0,80 euro e quello piccolo a 0,60 euro. Infine gli asparagi da Sardegna, Maremma e Veneto dai 6 ai 10 euro.
Arance tardive con le Lane Late dalla Spagna
E’ tempo delle varietà tardive, tempo di Lane Late con prodotto spagnolo che quota intorno a un euro, spesso sotto tra 0,80 e 0,90 euro il kg e al massimo fino a 1,30 euro il kg. Ecco le quotazioni nei mercati per il calibro 8: Bologna (1,20 euro il kg), Padova (0,80), Firenze (1 euro), Rimini (1,30), poco più alti i prezzi per il calibro 6 che non supera 1,40 euro il chilo. C’è anche prodotto italiano Navel dalla Calabria a 0,80 euro il kg per un calibro 4 nel mercato di Padova dove il prodotto siciliano arriva a 1 euro il chilo. Navel anche in Sardegna con prodotto locale quotato a 0,80/1,10 euro il chilo.
Buone quotazioni per l’ultimo Tarocco
C’è ancora del Tarocco con buone quotazioni anche per i calibri più piccoli, l’8 quota in media 1,40/1,50 euro il kg per toccare anche 1,80 a Rimini, Cesena e Firenze, non molto distante il 9 mentre il calibro 6 può toccare i 2 euro a Bologna, Cesena, Firenze e 1,50 a Verona, Roma mentre a Torino quota 1,70 euro il chilo. Infine il calibro 4 che in media raggiunge i 2,50 euro il chilo.
Ultimi mandarini, limoni tra Sicilia e Spagna
Sui mandarini c’è ancora prodotto tardivo dalla Sicilia con quotazioni in media da 1,50 euro il kg. Intorno ai 2 euro la varietà Tango delle clementine spagnole, da dove arriva anche l’Orri, insieme al prodotto israeliano, che in media raggiunge 2,50 euro il kg. Sul fronte limoni c’è sempre prodotto siciliano e spagnolo da 1,20 a 1,60 euro il kg, quello italiano è leggermente più caro.
Le quotazioni di fragole e kiwi giallo
Le fragole sono in piena campagna. La forbice dei prezzi oscilla da poco sopra i 3 euro e fino ai 6 del prodotto extra. C’è origine siciliana e soprattutto dalla Basilicata che ottiene le quotazioni migliori. Ancora buone quotazioni per il kiwi giallo che oscilla dai 4 ai 6 euro. Vediamo alcuni mercati: Torino (4,65 euro il kg), Padova (5,50), Bergamo (4,50), Bologna (6,50), Napoli (4,60 euro). Il verde Zespri alla rinfusa oscilla dai 2,40 ai 3,60 euro il kg per il 120/130 grammi, il 90/100 grammi a Bergamo quota 1,40 euro.