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Dai mercati: in calo gli ortaggi, alti peperoni e pomodori

Abbondanza di fragole, in Sardegna gli asparagi selvatici quotano fino a 20 euro il chilo

Scendono melenzane e zucchine, restano alti i peperoni e anche alcune varietà di pomodori. Prezzi e quotazioni per alcuni ortaggi rimangono sostenute, ma si tratta di prodotti fuori stagione e soprattutto in un contesto di inflazione e di aumenti dei costi di produzione. Per i pomodori a grappolo le quotazioni sono abbondantemente sopra i 2 euro, il ciliegino in tanti mercati sopra i 4 euro.

A  Firenze giù gli ortaggi, cari i peperoni, fragole in abbondanza e asparagi peruviani

Al mercato di Firenze le dinamiche di mercato vengono descritte a myfruit.it da Aurelio Baccini, presidente Fedagro Firenze e vicepresidente nazionale della federazione. “I prezzi degli ortaggi sono in discesa e scenderanno ancora. Restano alti i peperoni. Abbiamo registrato due settimane vivaci ma la situazione delle vendite indica calma piatta“.

Vediamo le referenze iniziando dalla frutta di stagione: “Le clementine italiane sono state sostituite dalle spagnole con quotazioni superiori ai 2 euro che non incoraggiano le vendite.  Sulle arance si registra  un’ampia forbice con prodotto intorno a 1 euro il kg fino a oltre 2 euro per un buon Tarocco siciliano e c’è richiesta. Sulle fragole c’è abbondanza di proposta, ma il tempo non aiuta grandi consumi e quindi i prezzi partono da 2,5 euro per non andare in media sopra i 4 euro il chilo”. Asparagi? “Ci sono i primi italiani ma non sono di ottima qualità e i clienti preferiscono il prodotto peruviano che soddisfa le richieste e si vende a 7,5 euro il kg”. Questo lo spaccato di stagione.

A Cagliari gli asparagi selvatici a 20 euro il kg, male i carciofi

La Sardegna offre particolari prodotti, quasi unici. Come gli asparagi selvatici,  l’economia della raccolta di questo prodotto ha un forte interesse culturale, che vista la particolarità della gestione quotano fino a 18/20 euro il kg. Cala sensibilmente il prezzo con quelli coltivati che si fermano a 12 euro. Questo il quadro offerto dall’imprenditore Vincenzo Pisano, presidente di Fedagro Sardegna, che conferma la discesa dei prezzi degli ortaggi: “Ora le melanzane si vendono sui 2,30 euro il kg, anche le zucchine sui 2 euro e i prezzi scenderanno ancora. Restano sui 3,80/4 euro i peperoni siciliani e spagnoli”.

Prodotti locali ? “Il cavolfiore sardo si ferma a 0,60 euro il kg, i carciofi  spinosi si presentano soprattutto con merce di seconda a poco prezzo, non oltre i 0,40 euro il kg e in casi eccezionali fino a 0,70 euro il kg. Infine le fragole sarde, prodotte nella zona di Arborea a 5 euro il chilo”.

Agrumi tengono il prezzo

Iniziamo dai limoni che vedono la solita concorrenza tra il prodotto siciliano e quello spagnolo. Le quotazioni sono buone, si parte da 1,20 ma si arriva anche a 1,50 euro il kg. Il poco bergamotto calabrese rimasto si trova a 2,40 euro il kg. Le clementine italiane sono state sostituite dalle spagnole con quotazioni superiori ai 2 euro e dalle israeliane varietà Orri a 3 euro, quotazioni  che non incoraggiano le vendite.  Sulle arance si registra  un’ampia forbice con prodotto intorno a 1 euro il kg fino a oltre 2 euro per un buon Tarocco siciliano e c’è richiesta.

Il listino esotico: non si muove il prezzo degli avocado

Prezzi fermi  nelle quotazioni dell’avocado. Non si spostano di un centesimo i prezzi della varietà  Hass dal Perù, nei singoli mercati si  oscilla dai 4 ai 6 euro il kg: Bologna (6 euro), Bergamo (5,80 euro), Padova (4,25), Firenze (4,80), Roma (4,80), Cesena (4,50), Napoli (4,90 euro). Stessa stabilità per la varietà Pinkerton dal Sudafrica. Si parte dai 2 euro (a Bologna), ma non supera i 5 euro  in nessun mercato e in media quota 4 euro, vediamo nelle singole piazze: Parma (4,90 euro), Padova (4), Bergamo (5), Verona (4,30 euro).

Per l’ananas gold con il formato sei pezzi con prodotto dalla Costa Rica e maturato in pianta si registra una certa stabilità. Queste le quotazioni da 1 euro e dintorni (a Bologna anche 0,90), un leggero aumento a Padova dove quota 1,45 euro il kg, a Torino  1,40.  Leggera discesa a Rimini dove si ferma a 1m20 euro il kg mentre a Firenze quota 1,30 euro. Con i sette pezzi siamo sui 3,70 euro a Napoli, 3,90 a Milano, a Padova tocca i 3,80, Bergamo 3,80, Verona 3,60, Torino 3,70 ma si va anche oltre i 4 euro il kg a Roma (4,50), Firenze (4), Rimini (4 euro).

Mango via aerea fino a 6 euro,  in aumento il frutto della passione, poi  papaya e lime dal Brasile

Arriva con la via aerea  il mango brasiliano monostrato da otto pezzi con una forbice molto ampia dai 2 ai 3 euro il kg ma le quotazioni salgono fino ai 6 euro a seconda della qualità. A Cagliari anche prodotto spagnolo oltre i 6 euro il kg.  Questa settimana Il frutto della passione colombiano alla rinfusa vede alcuni aumenti  delle quotazioni fino a raggiungere i 7 euro del mercato di Bologna,  con le quotazioni medie dai 5 ai 6 euro il chilo.

La papaya è di origine brasiliana con una media abbondantemente sopra i 4 euro e fino a massimo 5 euro il kg del mercato di Rimini. Brasiliano anche il lime a più strati con quotazioni medie da 1,50 fino a punte di 4 euro il kg come al mercato di Bologna. Infine la noce di cocco origine Costa D’Avorio che oscilla da 1,20 a 1,80 euro il chilo con una media sui 1,50 euro il chilo.

Il listino della frutta secca. Nocciole  da 4 ai 6 euro

Le nocciole  non sono molto diffuse nei mercati all’ingrosso. C’è prodotto francese dai 4 ai 6 euro il kg, al mercato di Cagliari c’è merce campana a 5,20 euro il kg, prodotto italiano nel mercato di Parma a 5 euro il kg. Con le mandorle dove i listini dei mercati offrono solo la quotazione del prodotto californiano. Le sgusciate extra alla rinfusa calibro 22/24 con la quotazione che oscillano dagli 8 agli 11 euro del mercato di Parma. Per le sgusciate calibro 20/22 dai 6,50 agli 8/9 euro. Le pelate quotano  soprattutto sopra i 9,50 euro e  possono arrivare ai 12 euro il kg a Firenze e Parma o gli 11 euro di Bologna.

Le noci vedono la presenza di prodotto italiano con la varietà Lara che con calibro 34/36 viene quotata intorno ai 6 euro il kg  e fino ai 7,20 euro il kg. Con Il calibro 36/38 si superano anche gli 8 euro e in diverse piazze si è sopra i 7 euro. La Franquette francese alla rinfusa quota dai 2,50 ai 3,50 per il calibro 28/30 mentre il 32/34 dai 3,50 ai 4,50 euro il kg. Infine la Chandler cilena supera i 4 e sfiora i 5 euro.

Arachidi, ceci e fichi secchi

Le arachidi varietà Fancy sono alla rinfusa e di origine egiziana con una quotazione media dai 3,30 ai 4 euro il kg dei mercati di Treviso e Verona. Per gli anacardi l’origine è dal Brasile e Vietnam con prezzi che oscillano dagli 8,50 euro i kg fino a un massimo di 14 euro il kg. I ceci secchi vedono l’origine italiana intorno ai 2 euro il kg, quotazioni simili per il prodotto messicano mentre a Cagliari c’è prodotto locale a 2,35 euro il chilo.

I fichi secchi arrivano da Grecia e Turchia, venduti a pacchetti e si vendono sotto e sopra i 9 euro il chilo con punte di 11 e 14 euro.  Le lenticchie secche da Canada e Egitto da 1,30 fino a 2,40 euro il chilo.  I pinoli vedono la presenza italiana con quotazioni con ampia forbice a seconda della qualità dai  66 euro di Verona agli 80 di Roma e agli 82 euro di Milano.

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