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Car di Roma: primo mercato in Italia e terzo in Europa

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Autore Redazione

Presentato il progetto di ampliamento. Dalla produzione allo smaltimento sarà un esempio virtuoso per la sostenibilità ambientale

Il Centro agroalimentare Roma amplierà di oltre 200mila metri quadrati la propria superficie particolarmente vocata per l’attività produttiva del nostro Paese, data la presenza di ampie aree agricole, dell’asse ferroviaria che collega Roma alle città di Pescara e L’Aquila e della rete viaria della Tiburtina che unisce la Regione Lazio con il resto d’Italia.
Il progetto di ampliamento renderà il Centro agroalimentare Roma il primo mercato in Italia e il terzo d’Europa dopo quello di Barcellona e Parigi.

Un’estensione che interessa le aree che confinano con l’attuale comprensorio del Car e che consentirà di sviluppare un nuovo hub strategico del food attraverso il miglioramento delle attività già presenti e l’implementazione di nuovi servizi integrati nel paesaggio e nel contesto urbano.

Quello presentato oggi è un progetto corale che grazie al contributo della Regione Lazio, del Comune di Guidonia e di Roma Capitale permetterà di avviare un hub strategico a livello nazionale e internazionale per il settore dell’agricoltura, della logistica, dell’Horeca nonché un modello virtuoso di ecosistema sostenibile inclusivo per gli operatori del settore”, dichiara Fabio Massimo Pallottini, direttore generale del Car.

Dalla produzione allo smaltimento, il nuovo Centro Agroalimentare Roma mira a ridurre l’impatto ambientale attraverso l’introduzione di soluzioni innovative per il ciclo del prodotto e dei rifiuti, una gestione efficiente del sistema idrico (smart water management), l’utilizzo di fonti rinnovabili per il consumo energetico e la presenza di processi digitali che permetteranno di monitorare la sostenibilità della struttura e la qualità del costruito.
La gestione virtuosa dello smaltimento dei rifiuti, degli scarti e dell’invenduto diventerà inoltre occasione per generare nuove tipologie di esperienze attrattive e coinvolgenti per i visitatori, permettendo così di affermare un nuovo ecosistema locale in grado di promuovere cambiamenti comportamentali verso la circolarità e la corretta alimentazione.

Gli elementi costruttivi e di infrastruttura si integrano tramite un approccio aperto e inclusivo con il contesto urbano circostante permettendo di creare una simbiosi industriale con le aziende del territorio in un’ottica di economia circolare, a beneficio dell’ambiente, dell’economia e della comunità locale. In via preliminare il progetto stima un incremento produttivo del livello complessivo del Car di circa 1.500 unità, oltre un impatto indiretto di circa 1.800 posti di lavoro impegnati nelle attività di realizzazione del progetto di espansione.

Il nuovo intervento si prefigura come un Hub di servizi innovativi, connessi alle principali attività del centro, in cui la didattica, l’education e la ricerca in ambito agroalimentare punteranno a rendere il Car un centro all’avanguardia sia per le grandi imprese sia per le piccole produzioni e attività locali che troveranno in questo luogo il punto di riferimento per crescere in un’ottica di filiera.

Fonte: Car Roma

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