Vendite a rilento nell’autunno dei mercati all’ingrosso nazionali. Il prodotto di stagione non decolla: i carciofi vengono venduti a pochi centesimi, così come alcune varietà di radicchio e sulle clementine c’è ampia variabilità con i calibri più piccoli a poco prezzo e quelli più grandi già sotto i 2 euro. Sostenuti i prezzi delle zucchine, ma c’è poca richiesta. Si trovano ancora le arance sudafricane mentre il kiwi greco sta occupando sempre più spazio.
A Verona carciofi a pochi cent
A Verona Andrea Bonizzi, agronomo e responsabile qualità e listino prezzi del mercato dove sono in calo i carciofi, dice: “Il Tema a 0,30/0,40 euro mentre il Violetto quota 0,25/0,35 euro, le zucchine calibro 14/21 sono a 1,20/1,50 euro e quelle 7/14 a 1,50/2 euro mentre il zuccone 21+ destinato soprattutto all’export – in particolare in Nord Europa – viene venduto a 0,90 euro. Il prodotto locale è finito, abbiamo merce da Fondi e Sicilia”.
Proseguiamo con gli altri ortaggi: melanzane (0,90/1,20 euro) e più basso il prodotto dalla Spagna (0,70/0,90)), insalata Gentile (0,50/060), insalata Cappuccia (0,60/070), finocchi (0,80/1 euro). Il radicchio sempre stabile, anzi in leggero calo. Vediamo nel particolare: il tardivo extra in padella quota 6 euro, la prima categoria 4,50/5 euro mentre il rosso tondo Chioggia 0,80 euro e il rosso lungo precoce Treviso è intorno a 1 euro. Per il pomodoro grappolo il prezzo è da 1,30 a 1,60 euro conforme la merce e la provenienza. “I peperoni sono in calo: passano dai 2 euro in padella provenienza Sicilia a 1,7 euro (come l’Olanda ). Il prodotto locale quota 0,90/1,10 euro sia giallo che rosso. Concludiamo con le cipolle dorate (sacchi da 10 chili) a 0,45 euro (Italia), 0,36 (Olanda), bianca (0,75) e rossa (0,.80) Italia. Le patate: da Olanda (0,45), Germania (0,30) e Italia (0,40)”.
Arance: c’è ancora prodotto sudafricano
Passando alla frutta, per le arance c’è ancora prodotto sudafricano (1,20 euro, calibro 6) mentre l’italiano arriva a 1,60 euro. “Sulle clementine spagnole e nazionali ampia forbice: si va da 0,50/0,80 euro per il calibro più piccolo per arrivare a 1,20/1,40. Sui kiwi manca ancora il prodotto locale ma quello italiano è presente a Verona (calibro 130 + 2,50 euro; calibro 75/80 1,40 euro) mentre l’uva bianca Italia quota 1/1,20 euro, il prodotto extra 1,60/1,80 euro infine la Pizzutella bianca a 1,20 euro”. Queste le quotazioni offerta da Bonizzi.
In Sardegna il primo carciofo spinoso a 1 euro
Al mercato di Sestu, in provincia di Cagliari, il presidente Fedagro Cagliari Cenzo Pisano disegna una situazione di stanca: “Un mercato piatto, piatto. Anche se novembre è stato sempre particolarmente critico, però c’è veramente poco movimento”. Cosa si muove? “Vendicchiamo le clementine, abbiamo prodotto calabrese, spagnolo e anche qualcosa di locale con questa quotazione media: 1,20/130 euro. Si vende poco l’uva pugliese e siciliana (1,40/1,70) e senza troppa esaltazione le castagne, origine Avellino, da 3 ai 5 euro a seconda del calibro. A rilento pure le mele, il kiwi greco quota 1,80/2 euro“. Infine i fichidindia che arrivano dalla Sicilia: la pezzatura 16 frutti a 2,50/60 euro e il 14 pezzi a 3 euro.
Sul banco delle verdure abbiamo l’insalata iceberg (1 euro), finocchi (0,60/0,70) mentre il pomodoro a grappolo quota 1,40/1,50. In Sardegna non si può non parlare di carciofi: “L’extra spinoso intorno a 1 euro ma c’è poco prodotto, il Tema a 0,30/0,35 la seconda e la prima 0,50/0,55 euro.
A Udine neanche i prezzi in calo spingono i consumi
Giuseppe Pavan, presidente Fedagro Udine, non ha dubbi: “I mercati non camminano”. Chiaro: “C’è un crollo dei consumi su tutti gli articoli”. Difficile inquadrare la causa principale, ma si vende poco: “C’è stato l’impatto con gli agrumi, ma i mercati non rispondono anche con i prezzi in calo. Prendiamo le clementine dove si è partiti con prezzi sui 2 euro che poi sono scesi e in alcune piazze il calibro 3 è venduto a 1 euro. Ma il risultato finale non cambia. Abbiamo iniziato con un prodotto di Corigliano Calabro, purtroppo sono cresciuti tutti i costi alla produzione”.
Arance? “Siamo partiti con un prodotto stufato, ma la risposta è blanda. Arriviamo ai 2 euro con le pezzature più grosse, ma poi si scende fino a 0,70/0,80 euro. I limoni c’è un po’ di Calabria e sta iniziando la Sicilia. Da Siracusa arriva un buon prodotto a 1,50/1,70 euro. Ma attenzione ci vuole colore, il cliente preferisce l’estero se manca”. Il pomodoro? “Io ho un buon Pachino ma si fa fatica a camminare, i prezzi sono importanti come per il datterino ma le vendite sono quelle che sono”.