In questi giorni a Roma i mercati all’ingrosso lavorano per disegnare il futuro dei sistemi alimentari.
“Diamo il benvenuto a tutte le delegazioni internazionali che partecipano in questi giorni al Pre-summit delle Nazioni unite sulla trasformazione dei sistemi alimentari che precede l’Assemblea generale di settembre a New York – dichiara Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati – Già in occasione di altri appuntamenti preparatori, a livello nazionale con il nostro network e in ambito internazionale con il coordinamento del Wuwm, abbiamo sottolineato la capacità dei mercati all’ingrosso di contribuire alla costruzione di un sistema alimentare globale sostenibile, resiliente, sano e inclusivo. Sono i temi, al centro dell’impegno delle Nazioni unite, dei quali noi ci occupiamo ogni giorno promuovendo produzioni locali, creando nuove opportunità di distribuire cibo con le filiere tradizionali, ribadendo il nostro ruolo di custodi della stagionalità, della provenienza certa e trasparente dei prodotti”.
“Nei prossimi anni vedremo sviluppare nuovi mercati e nuovi modelli di consumo e noi dovremo essere pronti al cambiamento, dimostrando di saper parlare ed ascoltare lungo tutta la catena del sistema agroalimentare, from the farm to the fork – sottolinea Pallottini – Un modello agroalimentare sostenibile è proprio quello rappresentato dai mercati all’ingrosso: ruolo pubblico, valorizzazione delle produzioni locali ma anche logistica efficiente e un equo rapporto prezzo/qualità. L’accesso al cibo sano, fresco e sostenibile passa attraverso la valorizzazione di questo modello, come recentemente affermato dal direttore generale Fao nel nostro incontro di Firenze”.
“Ecco perché ci auguriamo il successo di questo Pre-summit e ribadiamo la nostra volontà di rimanere dentro questo processo, investendo in digitalizzazione ed innovazione per poter rispondere in modo corretto ai bisogni dei consumatori – conclude Pallottini – In futuro vogliamo essere piattaforme logistiche distributive moderne ma anche veri e propri centri di cultura del cibo sano e sostenibile“.
Fonte: Italmercati