L’Assemblea dei soci del Caat (Centro agroalimentare di Torino), il 14 maggio scorso, ha approvato il bilancio 2020 e il raggiungimento degli obiettivi che erano assegnati dagli azionisti al Consiglio di Amministrazione.
Il Bilancio di Caat si chiude nuovamente in utile e con un incremento del risultato rispetto all’anno precedente.
“Il 2020 è stato un anno difficilissimo – spiega il presidente del Caat ingegner Marco Lazzarino – caratterizzato dalla diffusione del Covid 19. Il Caat, struttura nella quale ogni notte lavorano migliaia di persone, è riuscito ad affrontare la situazione emergenziale senza interrompere neanche per un giorno l’attività e garantendo alla città di Torino l’approvvigionamento di prodotti agroalimentari freschi e sani. Abbiamo inoltre tutelato il lavoro e la sicurezza dei nostri operatori e dei nostri clienti. Nello stilare un bilancio di questi ultimi anni mi preme sottolineare alcuni risultati qualitativi che abbiamo conseguito e che ritengo importanti tanto, se non di più, rispetto a quelli strettamente economici”.
“Quando mi insediai nel 2017 – precisa il presidente Marco Lazzarino – il Caat era in forte sofferenza economica e manutentiva (milioni di euro di perdite pregresse e manutenzione carente), era in atto un conflitto a tutto campo con i grossisti (proliferare di cause legali che rischiavano di affossare la società), erano presenti contratti di locazione mai rivisti e sempre tacitamente rinnovati e, infine, era in atto l’avvio di un percorso di dismissione quote da parte del principale socio pubblico”.
“La situazione, a distanza di quattro anni, è radicalmente mutata in positivo. Da un primo importante punto di vista, la società ha raggiunto una solidità economica che ci permette di affrontare investimenti volti alla modernizzazione e dell’innovazione anche digitale; nei prossimi anni prevediamo consistenti investimenti nel settore della digitalizzazione, del risparmio energetico, nelle energie rinnovabili e nella logistica sostenibile -sottolinea Lazzarino – In secondo luogo siamo stati capaci di ristabilire un clima di armonia e di collaborazione con i grossisti insediati presso il Caat e, ad oggi, non vi sono più procedimenti giudiziali in relazione al foltissimo contenzioso sui rifiuti ereditato dalla precedente gestione”.
“Sono stati stipulati inoltre nuovi contratti di locazione, che hanno messo in sicurezza i conti futuri della Società e che hanno disciplinato in modo chiaro gli oneri comprensoriali a carico dei grossisti. Abbiamo recentemente ratificato, mediante un’assemblea straordinaria, le modifiche Statutarie che hanno visto il riconoscimento del Caat come Società di “Interesse Generale” – continua il presidente – Questi risultati sono stati raggiunti grazie all’impegno corale di tutti i soggetti coinvolti e sono stati possibili grazie al sostegno dei Soci, che mi hanno stimolato e sostenuto nel difficile compito”.
“Un contributo fondamentale è stato quello di Apgo (l’associazione dei grossisti del Caat), che ha collaborato lealmente e responsabilmente con la Società permettendo di superare il contenzioso e di sottoscrivere i nuovi contratti di locazione. Il Comune di Torino, per mezzo dell’Assessore Avv. Alberto Sacco, e la Camera di Commercio, per mezzo del Direttore Dott. Guido Bolatto, hanno seguito con attenzione e costantemente favorito questo percorso, avendo ben presente l’importanza strategica del Caat e del settore agroalimentare per l’economia della Regione, tanto più in un periodo difficile come il presente – aggiunge il presidente del Caat – Nel corso di questi anni ho inoltre sempre avuto un confronto utile e costruttivo con gli amici Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Torino, e Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, i quali mi hanno supportato con i loro consigli e hanno sempre agevolato il confronto con le categorie da loro rappresentate. La Regione Piemonte, infine, ha recentemente espresso un proprio rappresentante in seno al Cda e ciò dimostra attenzione e vicinanza nei nostri confronti”.
” Adesso sta a noi approfittare delle condizioni estremamente favorevoli nelle quali versiamo per cogliere tutte le opportunità della ripresa e delle risorse che verranno stanziate a favore dei mercati all’ingrosso nell’ambito del Recovery Plan. Grazie infatti all’intensa attività di Italmercati (Rete di imprese che raggruppa i principali mercati all’ingrosso), i poli agroalimentari sono riusciti ad ottenere un riconoscimento ufficiale all’interno del Pnrr. Ora la sfida di ciascun mercato agroalimentare è di predisporre piani di sviluppo e investimento – conclude il presidente Marco Lazzarino – Al Caat abbiamo già cominciato a lavorare in questo senso, mediante la predisposizione di progetti nell’ambito della digitalizzazione, della logistica sostenibile e della sostenibilità energetica e ambientale. Vogliamo farci trovare pronti nel momento in cui le risorse si renderanno disponibili, avendo approntato dei progetti immediatamente “cantierabili” e come tali appetibili in base alle tempistiche esecutive richieste dal Pnrr. Per concludere voglio affermare che sono molto ottimista circa le prospettive future del Caat e che il lavoro di squadra che è stato fatto sta portando frutti e ci pone nelle migliori condizioni per posizionare il Caat tra le eccellenze del settore agroalimentare in Italia“.
Fonte: Caat Torino