Ieri prima tappa di confronto promossa dal Wuwm (World Union of Wholesale Markets) per preparare il pre-vertice delle Nazioni Unite che si terrà a Roma dal 19 al 21 luglio, ultima tappa prima del Vertice sui sistemi alimentari che si svolgerà a settembre nel quadro dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.
“L’Europa può dare un importante contributo al miglioramento delle condizioni delle future generazioni e noi siamo chiamati a questo delicato ruolo: dobbiamo creare quindi sistemi alimentari più sani, più sostenibili e più equi – ha sottolineato Fabio Massimo Pallottini, coordinatore del Gruppo europeo dei mercati all’ingrosso del Wuwm , nell’ambito dei lavori on line con i rappresentanti dei principali mercati europei – Nei prossimi anni vedremo sviluppare nuovi mercati e nuovi modelli di consumo e noi dovremo essere pronti al cambiamento, dimostrando di saper parlare ed ascoltare lungo tutta la catena del sistema agroalimentare, “from the farm to the fork”. Perché i mercati devono contribuire alla costruzione di un sistema alimentare globale che deve essere sostenibile, resiliente, sano e inclusivo”.
Al centro dei vertici di Roma e New York la visione che tutti devono lavorare insieme per trasformare il modo in cui il mondo produce, consuma e pensa al cibo. I dati sono evidenti: si prevede che la popolazione mondiale raggiungerà i 9,8 miliardi nel 2050 e gli 11,2 miliardi nel 2100.
“Trasparenza, tracciabilità e sostenibilità dovranno essere le parole d’ordine per il futuro per tutto il sistema agroalimentare e i mercati europei, insieme a tutti gli attori del sistema, dovranno partecipare a rendere la strada più semplice moderna e innovativa – ha proseguito Fabio Massimo Pallottini che è intervenuto anche nel gruppo di lavoro dedicato a Smart Logistics and Urban Planning – I mercati dovranno investire in digitalizzazione ed innovazione per poter rispondere in modo corretto ai bisogni dei consumatori. I Mercati non dovranno più essere solo piattaforme logistiche distributive di cibo ma vere e propri centri di cultura del cibo sano, sostenibile”.
Da Roma a Parigi, da Barcellona ad Amburgo, da Atene a Lisbona: nella conferenza ieri del Wuwm tutti d’accordo che i mercati all’ingrosso sono attori essenziali nella catena di approvvigionamento alimentare.
“Siamo strutturati sul territorio e siamo in grado di seguire la catena industriale alimentare così come la catena tradizionale agroalimentare, facendo da ponte tra produzione locale e filiera sul territorio – ha concluso il presidente di Italmercati e coordinatore del Gruppo europeo dei mercati all’ingrosso – Da una parte c’è l’e-commerce, dall’altra quello che viene definito il commercio offline dove noi possiamo dimostrare l’importanza e la forza del sistema dei mercati all’ingrosso basato sul lavoro di rafforzamento delle catene di valore dei produttori locali, dei grossisti, dei mercati locali, della formazione e della informazione al consumatore”.
Fonte: Italmercati