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Veronamercato presenta il bilancio 2019

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Autore Redazione

Attivo di circa 43 milioni e utile netto pari a 237mila euro. Proseguono gli investimenti e le attività all’estero

Veronamercato è la società di gestione del Centro agroalimentare di interesse nazionale di Verona. Il Bilancio dell’esercizio 2019 approvato dall’Assemblea dei soci all’unanimità presenta un utile netto di 237.083 euro, migliorativo rispetto ai valori del budget e della semestrale 2019 così come anche rispetto alle risultanze del Piano economico finanziario della Società che sarà eventualmente oggetto di revisione nei prossimi mesi, qualora si rendessero necessari provvedimenti a seguito della nota emergenza Covid-19.

Principali dati bilancio 2019

I principali dati patrimoniali indicano un attivo di 42.979.871 euro, passività per 7.553.095 euro e un patrimonio netto di 35.426.777 euro.

Grazie alla positiva gestione caratteristica e alle scelte finanziarie operate, il bilancio riflette la capacità di ultimare la restituzione delle rate del mutuo entro la scadenza di giugno 2023 per il valore residuo di 3,98 milioni. Risultano inoltre confermate le condizioni di continuità che costituiscono il presupposto per la formazione del Bilancio di esercizio secondo criteri di funzionamento.

L’attività del Centro agroalimentare

Punti di forza sono la location, nell’interporto Quadrante Europa, e l’organizzazione interna col vantaggio strutturale degli immobili tutti in banchina, così da rendere la logistica estremamente veloce, economica e competitiva nei confronti delle strutture concorrenti.
La Società ha adottato un sistema di gestione integrato qualità, ambiente e sicurezza ed ottenuto il prestigioso riconoscimento della certificazione secondo le norme rispettivamente En Iso 9001:2015, Uni En Iso 14001:2015, Uni Iso 37001:2016 e Uni Iso 45001:2018. E’ stato inoltre attribuito il rating di legalità pari a due stelle ++.

Proseguono gli investimenti e la promozione all’estero

I recenti investimenti realizzati dalla Società e in fase di completamento per circa 4 milioni di euro, riferiti sia agli immobili, con particolare riferimento alle migliorie apportate all’edificio ortofrutta, sia ai sistemi di regolamentazione dei flussi di traffico e di videosorveglianza, hanno comportato e comporteranno un significativo miglioramento delle condizioni generali lavorative degli utenti e di sicurezza nei luoghi di lavoro.
In campo promozionale va evidenziata la tradizionale partecipazione della Società a Fruit Logistica di Berlino, unitamente a 13 ditte co-espositrici e almeno altre trenta imprese locali, con il caratteristico stand rappresentante il balcone di Giulietta e con il catering realizzato con prodotti del territorio veronese.
Da evidenziare anche la presenza alle altre manifestazioni fieristiche, Macfrut a Rimini e Fruit Attraction a Madrid, alle quali la Società ha partecipato con diverse modalità anche associative.

Veronamercato e l’emergenza da Covid-19

Il primo pensiero è di solidarietà nei confronti di tutte le persone che hanno sofferto e stanno soffrendo in conseguenza dell’epidemia e un plauso mai abbastanza grande ai medici e agli operatori sanitari.
Solidarietà poi a tutti gli imprenditori, lavoratori e professionisti aggrediti da una crisi economica inaspettata e dai risvolti ancora molto incerti. Ciò premesso, va tenuto in grande considerazione il ruolo fondamentale e strategico del Centro agroalimentare di Verona e con esso, in generale, il sistema distributivo dei Mercati nazionali, nel garantire alla popolazione il necessario rifornimento delle merci.
Il servizio pubblico essenziale di Veronamercato è stato pubblicizzato attraverso i media locali con uno spot particolarmente incisivo per fornire ai cittadini una corretta informazione in ordine ai benefici che comporta il consumo dei prodotti ortofrutticoli e ittici freschi.
Protagonisti assoluti gli imprenditori agricoli, commerciali, di servizi distributivi e logistici, la Grande distribuzione locale, i negozi e tutti quei soggetti economici, grossisti e dettaglianti, che hanno garantito la consegna dei prodotti anche a domicilio, in qualche caso costretti per necessità a convertire la propria attività rimasta priva di sbocco per la chiusura di alberghi, ristoranti, mense scolastiche e così di seguito.
Non sappiamo dire se per fortuna o per caratteristiche ambientali, se per organizzazione generale o per l’adozione doverosa delle misure preventive ed igieniche prescritte e volontarie; il risultato è evidente: l’attività del Centro agroalimentare (come per le attività similari) si è svolta regolarmente, alla presenza di quasi duemila utenti giornalieri, con tre casi di contagio ufficialmente accertati, avvenuti al di fuori della struttura. Nell’attività dei Mercati si può quindi leggere un chiaro messaggio alle Autorità: con le dovute cautele e senza spavalderia può e deve iniziare la fase 2 con la ripresa delle attività economiche.

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