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Covid, dal Car 750mila porzioni di frutta e verdura

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Autore Redazione

Raggiunte 15mila famiglie, anziani e senza fissa dimora. Il Centro agroalimentare lancia il rapporto “Cibo e solidarietà, la forza della rete”

Il Centro agroalimentare di Roma (Car) ha svolto un ruolo determinante durante l’emergenza da Covid-19 non solo rifornendo la capitale e la regione di cibo fresco ogni giorno, ma anche perché si è trasformato in un vero e proprio incubatore di solidarietà sostenendo la grande rete sociale che a Roma e in provincia ha assistito e assiste i più fragili particolarmente vulnerabili durante la quarantena forzata per tutta la Capitale. La richiesta di cibo fresco arrivata al Car è aumentata del 400% da fine febbraio ad oggi e grazie alla perfetta sinergia con i produttori, gli operatori e le aziende grandi e piccole che operano nel Centro agroalimentare di Roma sono state donate 150 tonnellate di frutta, verdura e pesce fresco.

Un grande quantitativo di frutta, verdura e pesce fresco che corrisponde a circa 750mila porzioni (200 grammi a porzione) che sono state distribuite a oltre 15mila nuclei familiari, anziani ed anche persone senza fissa dimora della capitale e della provincia grazie alla collaborazione con associazioni come: la Croce rossa italiana, Acli di Roma, SalvaMamme, Assalto al cielo, Noi Lavoratori, Isola solidale, il centro Maria Gargani, varie parrocchie tra cui quella di San Salvatore in Lauro. Le percentuali parlano chiaro, con le famiglie in difficoltà (in media con due figli) che corrispondono al 60% dei beneficiari delle donazioni degli operatori del Car, gli anziani al 35% (spesso soli) e le persone senza fissa dimora al 5%. A questi dati va aggiunto anche che la distribuzione della frutta e della verdura realizzate dalle associazioni di volontariato citate non riguardano solo le periferie di Roma ama anche quartieri che prima si potevano definire benestanti.
A questa attività solidale è stata abbinata – grazie a un sistema di recupero sistematizzato – anche un’importante attività di recupero delle eccedenze alimentari e per il contrasto allo spreco del cibo soprattutto in un momento come quello che vivendo il Paese. Nei primi quattro mesi del 2020 sono state recuperate 90 tonnellate di ortofrutta in eccedenza con un incremento del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

“Sono dati che preoccupano – spiega Fabio Massimo Pallottini, direttore generale del Car – e che devono far riflettere. Il Car ancora una volta si è dimostrato al centro della vita della città con un’attenzione ai più fragili che è diventata una vera e propria mission aziendale grazie alla grande generosità dei nostri operatori e delle nostre aziende”. “Dopo la tempesta economica – aggiunge Pallottini – dovuta al Covid 19 il tema del cibo e delle povertà saranno sempre più attuali e per questo abbiamo deciso di offrire periodicamente un nostro rapporto sull’accesso al cibo, le donazioni e le fragilità che avrà come slogan Cibo e solidarietà, la forza della rete“.

“Il Car – spiega Walter Giammaria, presidente del Car – da sempre svolge un importante ruolo economico e sociale per la nostra città e la nostra regione e in questo momento di crisi dovuta al Covid-19 ha dimostrato di essere accanto ai cittadini soprattutto se fragili grazie alla grande generosità dei nostri operatori e a lavoro encomiabile del volontariato in ogni sua espressione con il quale abbiamo stabilito un canale diretto di collaborazione confronto”.

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