Otto hub in otto zone della città, oltre 15mila persone raggiunte, più di 3.800 famiglie e oltre 30 tonnellate di cibo distribuite.
Agire per non lasciare indietro nessuno durante questa emergenza rappresenta un forte impegno del Comune di Milano, in sinergia con le politiche sociali e abitative, la Food Policy e la Protezione Civile, Croce rossa italiana – comitato di Milano e tanti altri partner pubblici e del terzo settore, a cui si associa Foody mercato agroalimentare di Milano per permettere alla popolazione milanese con limitata capacità di spesa di accedere a frutta e verdura fresche.
Grazie alla collaborazione tra Sogemi e Ago, Associazione grossisti ortofrutticoli, promotrici di questa iniziativa, e con il supporto di Acmo Associazione commercianti mercato ortofrutticolo e del consorzio produttori verrà consegnato ogni settimana alle famiglie un kit di prodotti freschi.
All’interno del mercato ortofrutticolo è stata predisposta un’area dedicata al confezionamento dei kit composti da 4 mele, 4 arance, 5 patate, 1 cavolo e 2 cipolle (quantitativi raddoppiabili in caso di nuclei familiari numerosi), dove dipendenti e volontari del Comune si occupano della manipolazione e imbustamento degli alimenti con il supporto dei volontari della Cooperativa di facchinaggio Niente di Male. Il trasporto dal Mercato all’Hub di destinazione sarà invece garantito con mezzi di “Milano Ristorazione”, già a disposizione del “Dispositivo Aiuto Alimentare”.
Le misure d’aiuto coinvolgeranno inizialmente circa mille famiglie per poi coprire il maggior numero di persone nel minor tempo possibile sfruttando i ben otto hub provvisori allestiti o forniti dai soggetti coinvolti. Le famiglie che il progetto conta di aiutare sono infatti circa 4.000, 1.000 in più rispetto all’aspettativa iniziale; ma, grazie alle forze messe in campo, i soggetti coinvolti contano di essere in grado di portare a compimento la missione che è di primaria importanza, esattamente come ogni membro della comunità costituisce tassello fondamentale di una collettività che vuole e deve essere tutelata per ripartire senza abbandonare nessuno, soprattutto i più deboli.