Premessa: meglio zero residui di pesticidi nel cibo. L’ultimo rapporto di Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, licenziato e diffuso nei giorni scorsi però sottolinea che si può stare tranquilli: “E’ improbabile che i prodotti alimentari analizzati nel 2021 rappresentino un problema per la salute dei consumatori“.
Oltre il 96% del cibo analizzato dall’agenzia in Europa rispetta regole, limiti e parametri di legge. In Italia si sale al 99% e diventa Paese virtuoso. Più nel dettaglio nel 58,1% dei campioni europei non si è avuta traccia di residui quantificabili, il 39,8% registrava concentrazioni di residui inferiori o pari ai limiti di legge. In termini tecnici si parla di livelli massimi di residui (LMR). Il problema è quel 3,9% che va oltre, ma in Italia tale percentuale si limita allo 0,7%. Molto bene. E’ l’ortofrutta? E’ ben rappresentata nel campione preso sotto esame e formato da 12 prodotti: melanzane, banane, broccoli, funghi coltivati, pompelmi, meloni, peperoni, uva da tavola, olio extravergine d’oliva, grano, grasso bovino e uova di gallina.
Bene l’Italia: supera i limiti solo l’0,7 % del campione
Vediamo il dato italiano: “I campioni non conformi sono lo 0,7% prendendo in considerazione anche i controlli sulle importazioni non conformi. Vengono raccolte informazioni dettagliate sui controlli sulle importazioni, in particolare vengono prelevati 153 campioni al confine e 9.486 campioni vengono prelevati dalle Asl e dal Comando prevenzione sanitaria dei carabinieri. Su un totale di 9639 campioni il 57,4% sono ortofrutta, il 16% cereali, il 12,0% olio e vino, lo 0,9% omogeneizzati e il 13,7% altre tipologie di alimenti. Il 62,7% dei campioni è privo di residui, mentre il 36,6 % presenta residui inferiori all’LMR e lo 0,7% è irregolare. Tutti i campioni di alimenti per bambini sono conformi. Sono stati trovati campioni irregolari per cereali, frutta, verdura e altri prodotti. 8755 campioni hanno come origine l’Italia, 325 provengono da altri Stati membri dell’UE, 456 provengono da Paesi terzi e per 103 campioni l’origine è sconosciuta”.
Problema pompelmi di importazione
Il tasso complessivo di sforamento degli LMR da parte dei residui di pesticidi è passato dall’1,4% nel 2018 al 2,1% nel 2021. Un aumento, ma attenzione: se si escludono i pompelmi, nel 2021 il tasso medio di sforamento degli LMR risulta dell’1,4%, lo stesso del 2018. Nel 2021 quindi gli Stati membri hanno richiamato l’attenzione sulla maggior presenza di residui di pesticidi nei pompelmi importati da Paesi extraeuropei e la Commissione europea ha aumentato i controlli alle frontiere. L’allarme è stato recepito e i controlli si sono attivati.