Import/Export

Boom dell’export agroalimentare, delude l’ortofrutta

Ismea: performance positive per tutti i comparti. Tra i primi 20 prodotti andamento negativo solo per mele e uva da tavola

Un nuovo record per le esportazioni agroalimentari italiane: nel 2022 hanno sfiorato i 61 miliardi registrando così una crescita del 14,8% rispetto al 2021. A dirlo è il report di Ismea Commercio estero – La bilancia agroalimentare italiana nel 2022.

Sempre secondo il report, è però più consistente l’incremento del valore delle importazioni (+27,2% per 62,4 miliardi) spinto dei rincari delle commodity agricole. Il che ha riportato la bilancia commerciale agroalimentare in deficit di 1,6 miliardi.
A pesare, sia nell’import, sia nell’export, è soprattutto l’effetto prezzo, con tassi di crescita dei flussi in valore che in entrambi i casi risultano molto più consistenti di quelli in volume.

In questo scenario a deludere è l’ortofutta. Le esportazioni evidenziano infatti una performance positiva per tutti i principali comparti e prodotti, con le uniche eccezioni, tra i primi 20 prodotti esportati, di due frutticoli: mele e uva da tavola.

Delude l’ortofrutta

Si confermano infatti le difficoltà delle esportazioni italiane del comparto frutta fresca, su cui pesa l’andamento di mele e uva da tavola (congiuntamente il 27% del valore) per le quali si registra una flessione delle esportazioni, sia in valore, sia in volume.

Nel merito, per le mele si tratta di una contrazione del 2,3% in valore e 3,9% in volume; per l’uva da tavola -1,4% in valore e -3,7% in volume. Inoltre nel 2022 si sono quasi dimezzate le esportazioni di nocciole sgusciate, che scendono a 167 milioni contro i 290 milioni 2021 e in volume oltre 22mila tonnellate contro le più di 37mila dello scorso anno, principalmente a causa di un calo della produzione nazionale dovuto a problemi si siccità.

Crescono le polpe di pomodoro

In notevole aumento su tutti i principali mercati i trasformati di pomodoro, sia polpe e pelati, sia passate, che hanno guadagnato rispettivamente il 28,6% e il 26,6% nel confronto col valore del 2021. Germania e Regno Unito, che rappresentano insieme circa il 30% del valore dell’export nazionale di queste produzioni, si confermano i principali acquirenti.

I principali paesi di destinazione e di provenienza

Il principale mercato di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani è l’Ue che, con 34,9 miliardi, nel 2022 assorbe circa il 57% delle nostre esportazioni. Germania, Stati Uniti e Francia rimangono i partner di maggior rilievo, con tassi di crescita elevati; mentre tra i primi 20 Paesi di destinazione risultano in controtendenza solo Giappone e Russia. L’Ue è il principale partner commerciale dell’Italia anche per le importazioni (43 miliardi nel 2022) con una quota del 69 per cento.

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