All’assemblea di bilancio di Fruitimprese Emilia Romagna presidente e consiglio direttivo sono stati prorogati a maggio 2021. “Stiamo vivendo una crisi senza precedenti dal dopoguerra ad oggi – ha detto il presidente Giancarlo Minguzzi – Morti, restrizioni alla libertà personale e d’impresa. Sotto il profilo economico il lockdown ha creato gravi pregiudizi alle aziende, mentre le misure restrittive adottate per contenere il contagio continuano a far pagare proprio alle imprese l’elevato conto della pandemia, tra ricavi ridotti e costi ingenti per le sanificazioni e il rispetto dei protocolli”.
Nei primi sei mesi dell’anno il Pil italiano si è ridotto del 12% rispetto al 2019: si tratta di un dato estremamente rilevante, in quanto tale diminuzione è quasi doppia a quella registrata nei primi mesi successivi alla grande recessione del 2008. “In questa situazione, già di per sé drammatica, nel corso di quest’anno bisesto la nostra Regione è stata anche colpita da anomalo maltempo che ha causato un brusco abbassamento delle temperature con gelate tardive notturne. L’impatto sulle colture e sull’indotto a valle e a monte della filiera è stato drastico. Fra i Paesi produttori europei, l’Emilia Romagna è stata la regione più duramente colpita dai danni da gelo con una perdita produttiva media dell’80% dei raccolti. In particolare, tra le più danneggiate, sono state le aziende romagnole, che in alcuni casi hanno subito un danno pari al 100%”.
“Eppure nonostante le avversità le nostre imprese hanno continuato a lavorare, a impegnarsi, a garantire i prodotti ai consumatori. Ancora una volta quindi, di fronte all’emergenza , tutto il nostro settore, così come tutto quello agro-alimentare, ha compiuto un grande sforzo per continuare a fornire beni di prima necessità. Di positivo si registra l’attività della Regione Emilia-Romagna che si sta impegnando molto per il rilancio del settore ortofrutticolo penalizzato dalle emergenze climatiche e fitosanitarie. É di pochi giorni fa la notizia che sembra siano in dirittura d’arrivo gli indennizzi di calamità da parte del Ministero, per i danni da cimice asiatica del 2019. Solo all’Emilia-Romagna, dovrebbero arrivare circa 57 milioni di euro sui 110 programmati, pari a circa il 52% del valore complessivo. La Regione ha garantito che cercherà di velocizzare il più possibile il pagamento delle risorse alle imprese. Molto avanzata pare anche l’istruttoria per le gelate, attraverso la deroga della legge 102, oggi finanziata con 20 milioni di euro e per cui si auspicano altre risorse all’interno della legge di stabilità”.
“Stiamo vivendo un momento complesso, che ci condizionerà ancora per diverso tempo- ha concluso Minguzzi – Quello che può fare davvero la differenza, però, è il modo in cui ognuno di noi deciderà di affrontarlo. Il nostro Paese ripartirà, questo è certo, perché, grazie al coraggio e alla creatività del suo popolo ha sempre saputo fare fronte alle difficoltà, uscendone sempre rafforzato”.
Minguzzi ha ricordato il prezioso lavoro svolto dall’Associazione “che, grazie all’intensa opera della segreteria e dei collaboratori, ha costantemente affiancato le nostre imprese per gestire al meglio gli innumerevoli problemi in questo travagliato periodo. Una cosa fra tutte merita segnalare: la nostra Associazione è stata la prima, in assoluto, a denunciare le distorsioni che si venivano a creare in materia di responsabilità civile e penale del datore di lavoro nel caso di infezione in azienda di Covid 19, per la sua espressa equiparazione all’infortunio sul lavoro. La questione, ripresa poi anche da Confindustria e Confcommercio, ha indotto il legislatore a intervenire, con apposito atto normativo, per limitare la responsabilità al solo mancato rispetto dei protocolli di prevenzione e contenimento del contagio”.