La bilancia commerciale dell’ortofrutta dei primi sette mesi del 2020 non si discosta dal trend del primo semestre: crescono i valori (+6,7% oltre 164 milioni in più) mentre i volumi calano del 4,7 per cento. Diminuiscono le quantità esportate ma crescono i prezzi. Il valore dell’export complessivo supera i 2,6 miliardi di euro. Lo rende noto Fruitimprese sulla base dei dati Istat.
Le importazioni viceversa sono stabili in volume (0,6%) ma crescono in valore (3,4%). Le quantità importate (2,2 milioni di tonnellate) superano ancora una volta le quantità esportate (1,9 milioni tons), mentre a valore l’export supera l’import di circa 68 milioni. Il saldo commerciale sui primi sette mesi del 2019 resta positivo (+3,4%).
In volume segno negativo per frutta fresca (-7,3%) e frutta secca (-10,5%), in lieve ripresa gli agrumi (1,9%). In valore andamento positivo per tutte le voci, dagli agrumi (21,3%), alla frutta secca (13,7%), a legumi e ortaggi (6,4%).
Per quanto riguarda le importazioni l’Italia ha acquistato dall’estero oltre 2,2 milioni di tonnellate di ortofrutticoli per un valore di oltre 2,5 miliardi di euro. In valore forte crescita dell’import di agrumi (50,6%), cresce la frutta fresca (8,4%), diminuiscono legumi-ortaggi (-15,7%). In volume crescono gli agrumi (22,7%), frutta secca (5,4%) e tropicale (5,6%).