Può sembrare strano in una fase di generale contrazione dei consumi come quella che stiamo vivendo, ma ci sono fasce di mercato neanche troppo ristrette, disposte a spendere di più per acquistare frutta e verdura con determinate caratteristiche. Il dato è emerso nel corso di un convegno tenutosi al Macfrut di Cesena. Il cliente che si avvicina al reparto ortofrutta oggi è sempre più attento alla territorialità dei prodotti, alla loro sostenibilità dal punto di vista ambientale, quindi predilige quelli biologici o prodotti con un basso uso di pesticidi. Importanti anche le caratteristiche organolettiche, per assecondare sempre di più gli stili di vita sani. La percentuale di coloro che sarebbero disposti a spendere anche il 15% in più per ortaggi e frutta con determinati plus è addirittura compresa tra il 55 e il 72%, oltre i due terzi del mercato. Numeri che dunque sfatano il luogo comune del prezzo basso per riuscire a vendere. Interessante a questo proposito la campagna di Conad, che con la linea “Sapori e dintorni” ha ottenuto ottime performance di vendita anche nel settore dell’ortofrutta, con prodotti come i limoni di Amalfi, le ciliegie di Vignola e le mele Igp dell’Alto Adige. «I nostri prodotti non sono quelli più economici in commercio – spiega Gianmarco Guernelli, national category manager di Conad – ma i clienti ci premiano perché riconoscono la qualità».
Prezzi, opportunità non solo quando sono al ribasso
C’è una fetta di mercato disposta a pagare di più per prodotti nutrizionalmente eccellenti e sostenibili dal punto di vista ambientale. L’esempio di Conad.
(Visited 50 times, 1 visits today)