Ha una finalità etica e sociale il progetto di valorizzazione dell’ananas Dolcetto coltivato dagli agricoltori in Togo promosso dalla ong Coopermondo in collaborazione con due leader nel settore biologico, Brio e Agrintesa. Il progetto, appena presentato all’Expo della Cooperazione internazionale a Roma, coinvolge una cooperativa africana che rappresenta 1.300 giovani agricoltori, per un terzo donne, impegnati nella coltivazione di circa 500 ettari di ananas biologico e organizzati in impresa cooperativa.
L’ananas Dolcetto biologico della varietà “Pan di Zucchero”, commercializzato in Italia a marchio Alce Nero, è una varietà leggermente più piccola rispetto alle varietà più diffuse ma spiccatamente dolce rispetto a quelle tradizionali. Raccolta a completa maturazione, l’ananas Dolcetto arriva in Italia pronta da gustare anche nella parte centrale che solitamente viene scartata.
«Il progetto dell’ananas Dolcetto rappresenta un cambio di paradigma nel fare impresa – afferma Andrea Bertoldi, direttore generale di Brio – offrendo interessanti opportunità di sviluppo economico per i soggetti coinvolti sia nella coltivazione che nella commercializzazione, seguendo un approccio inclusivo nel rispetto dell’ambiente, della biodiversità, dei valori e diritti delle comunità locali. Un esempio virtuoso nel mondo della cooperazione internazionale e nel settore del biologico».
Brio, realtà di punta nella commercializzazione di ortofrutta bio e socia dell’azienda Alce Nero, e Agrintesa, cooperativa leader nel settore dell’ortofrutta fresca, aderente al gruppo Apo Conerpo, collaborano nel progetto con Confcooperative Coopermondo, che insieme ad un pool di Banche di Credito Cooperativo e a Federcasse che promuove l’agricoltura sostenibile e la finanza popolare.