Al momento non ha ancora un nome, ma è già operativa e guarda avanti. Si sta parlando della nuova business unit sul prodotto trasformato di Melinda, frutto dell’acquisizione di AD Chini, azienda della Val di Non fondata nel 1988 da Danilo e Adriana Chini che trasforma mele e altra frutta in mousse, barrette e snack.
“L’operazione è l’esito di un lungo percorso fatto insieme – esordisce Paolo Gerevini, direttore generale dei Consorzi Melinda e La Trentina – Ci aspettiamo lustro e visibilità, nonché importanti ricadute economiche e occupazionali per l’intera Valle”.
Le due strutture opereranno in stretta sinergia per gestire la produzione e la distribuzione di prodotti derivanti dalla lavorazione della frutta, utili a rafforzare la presenza della marca all’interno della Gdo – nel reparto ortofrtutta vicino alle mele con il bollino blu, come in altri reparti – e a offrire al consumatore nuovi modi di gustare le mele.
Un lungo cammino insieme
Dal 2004 AD Chini era licenziataria del marchio Melinda, ma con la scomparsa del fondatore Danilo Chini il matrimonio è stato inevitabile. “Si tratta di una azienda artigianale con un fatturato di 15 milioni, 40 impiegati e un volume di 30 milioni di pezzi all’anno – ha ricordato Gerevini – Quest’ultimo aspetto accresce il valore competitivo di Melinda, che può contare su un’offerta diversificata dai numeri importanti”.
“Melinda aggiunge un nuovo anello della catena – ha proseguito – Per i nostri soci si tratta di un modo per valorizzare il prodotto che non si vende fresco, per i consumatori la possibilità di gustare frutta trasformata con la garanzia di una filiera super controllata come quella di Chini”.
Per AD Chini il vantaggio di entrare in una struttura da 300 milioni di fatturato, che impiega 1.300 persone e produce 400mila tonnellate di mele ogni anno.
Dal consolidamento ai nuovi lanci
Dopo una prima fase di consolidamento, è previsto l’ampliamento dell’offerta attuale in termini sia di referenze, sia di novità utili a intercettare nuovi target e trend di consumo: “Il primo lancio di nuovi prodotti è previsto per settembre, il secondo a gennaio 2023 – ha concluso – Si tratta di un vantaggio anche per il distributore, che potrà contare su un’offerta continuativa e diversificata 365 giorni all’anno”.