Fatturato a quota 5 milioni 326 mila euro, con un utile lordo di 234 mila euro e un utile netto di esercizio di 160 mila euro. Sono positivi i numeri del bilancio approvato dall’Assemblea dei soci nel pomeriggio di lunedì scorso (16 dicembre) di Cesena Fiera. E, sottolinea Cesena Fiera, “allargando lo sguardo nell’arco temporale degli ultimi cinque anni, la società ha registrato una crescita costante che ha portato a quasi il raddoppio del fatturato passato da 2,8 milioni di euro nel 2014, agli attuali 5,3 milioni. Nello stesso arco temporale, bene anche la redditività con un utile netto annuo superiore ai 150 mila euro”.
Naturalmente è fondamentale l’apporto della fiera Macfrut, che da sola genera l’80% del fatturato di Cesena Fiera e il cui spostamento a Rimini “ha comportato non solo una costante crescita della manifestazione, ma anche una ricaduta in termini di benefici economici sul territorio cesenate. Tanto che Cesena Fiera ha effettuato nel quinquennio investimenti autofinanziati sul quartiere fieristico di Pievesestina per 4,5 milioni di euro”.
“Questi risultati sono frutto di una strategia che tiene insieme la doppia anima di Cesena Fiera – spiega Renzo Piraccini, presidente dell’ente fieristico – Un anima globale con Macfrut, una locale con solide radici nel territorio cesenate che beneficia di questa crescita”.
Nel 2020 sono previste ulteriori azioni per il miglioramento estetico e la fruibilità del quartiere fieristico: l’avvio del progetto di Greenhouse Technology Village nell’area esterna la fiera; la chiusura del fosso su Via Dismano (fino all’incrocio con Via della Cooperazione), con arredo urbano e cartellonistica in parte a carico di Cesena Fiera; la realizzazione di una nuova rotonda di accesso all’area fieristica da Via del Commercio ai fini della razionalizzazione della viabilità e del miglioramento estetico dell’area; la realizzazione di un impianto fotovoltaico da circa 90Mw, in aggiunta a quello esistente, per sfruttare le potenzialità offerte dal tetto dei padiglioni e la possibilità di ridurre in modo significativo il costo al kw attraverso l’autoproduzione di energia elettrica.