Presentato ieri il nuovo Atlante Qualivita, con i saluti del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, e la partecipazione del sottosegretario Gian Marco Centinaio. Giunto alla sua undicesima pubblicazione, la seconda edita dall’Istituto della Enciclopedia Italiana – Treccani, realizzato dalla Fondazione Qualivita con la collaborazione di OriGIn Italia e AssoDistil, il volume contiene al suo interno oltre 870 schede informative aggiornate che descrivono in maniera esaustiva tutti i prodotti italiani a Indicazione geografica.
“I nostri prodotti di eccellenza sono frutto di tradizioni, territori e comunità agricole – ha sottolineato Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali – sono convinto che questo accurato censimento dei prodotti Dop, Igp e Stg rappresenti un punto di riferimento per la conoscenza del nostro patrimonio alimentare che è alla base della promozione delle caratteristiche delle produzioni made in Italy nel mondo e contemporaneamente ne consente la trasmissione nel tempo, tramite l’educazione alimentare rivolta alle nuove generazioni”.
“Un capitale intellettuale fatto di materie prime e di risorse umane che le lavorano fra tradizione e innovazione – spiega Paolo De Castro, presidente Comitato scientifico Fondazione Qualivita – come riportato anche nella nuova edizione dell’Atlante Qualivita edita da Treccani, e che consentirà di portare sulle nostre tavole sempre più cibi certificati, in termini di sicurezza e riconoscibili dai consumatori”.
“L’Atlante Qualivita edito da Treccani è un importante lavoro enciclopedico che si è consolidato negli anni – ha concluso Gian Marco Centinaio, sottosegretario di Stato per le Politiche agricole – Un contributo prezioso che rappresenta, attraverso la creazione di banche dati storiche, anche una vera e propria forma di tutela del nostro made in Italy“.
La Dop Cultura fulcro della transizione verde italiana
La cultura dei territori rurali è alla base del nuovo riposizionamento verde dell’Italia. È quanto emerge dalla tavola rotonda, organizzata dalla Fondazione Qualivita per la presentazione del nuovo Atlante edito da Treccani, a cui hanno partecipato Riccardo Cotarella e Massimo Montanari con due lectio magistralis sul profondo legame tra le produzioni agroalimentari e vitivinicole e il loro luogo di origine.
Mauro Rosati, direttore di Qualivita: “Si può parlare di Dop Cultura nei territori con una forte identità legata alle Indicazione geografiche e l’analisi che abbiamo portato avanti in questi anni con la Fondazione ci mostra come, in tali contesti, le Dop Igp hanno preso parte al consolidamento della cultura civica e del capitale sociale inteso come l’insieme delle reti associative basate sullo sviluppo di norme e relazioni di fiducia nelle comunità. In questi anni in cui si è affermata la Dop Economy che ha fatto da traino allo sviluppo locale e all’internazionalizzazione del made in Italy, parallelamente la Dop Cultura ha mantenuto vivi i valori culturali dei territori che rappresentano una leva per la transizione green del nostro Paese”.
“Il vino è sorgente di coltura e richiede cultura a tutti coloro che si avvicinano ad esso – ha spiegato Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi – Comitato Scientifico Fondazione Qualivita – Nella transizione green sarà ancora più importante conoscere questo magnifico prodotto al fine di rispettare l’integrità sua e del suo territorio d’origine”.
“La sostenibilità ambientale è il tema del futuro, e la cultura del cibo ha un ruolo importante da giocare in questa partita – ha ribadito Massimo Montanari, professore di Storia e cultura dell’alimentazione – Università di Bologna – La correzione delle abitudini alimentari, la scelta di puntare su preparazioni essenziali e sulla riduzione degli sprechi è un modo per contribuire a salvaguardare il futuro”.
Fonte: Qualivita