La recente pandemia di Covid-19, che ha colpito l’Italia e il mondo intero nel 2020, ha reso ancora più evidenti le forti interrelazioni tra la nostra salute, gli ecosistemi, le catene di approvvigionamento, i modelli di consumo e i limiti del pianeta. Esiste, infatti, un legame inscindibile tra persone sane, società sane e un pianeta sano.
Lockdown e obesità: la pandemia ha amplificato anche i problemi legati al peso
Negli ultimi due anni, i periodi di lockdown imposti dall’emergenza sanitaria e le conseguenti limitazioni ai movimenti fisici hanno portato ad un aumento generalizzato del peso tra le persone in tutto il mondo. In Italia, in particolare, il 44% delle persone è aumentato di peso a causa del Covid, tra lo smart working, le restrizioni imposte dal lockdown e la maggiore tendenza a dedicarsi alla cucina. La situazione sembra peggiorare per le persone obese che, nel 54% dei casi, hanno registrato un aumento medio di peso di quattro chili. Secondo dati pubblicati dall’Istat, infatti, l’obesità riguarda un adulto su 10 e un bambino su 3 nella fascia di età che va da 0 a 8 anni.
Insalate in busta: un prezioso alleato per una dieta equilibrata
L’aumento della sedentarietà e la conseguente riduzione dell’attività fisica fanno quindi emergere sempre di più la necessità di adottare stili di vita e abitudini alimentari sani. In questo senso, il 57% degli italiani sostiene di scegliere frutta e verdura perché consapevole che si tratti di prodotti salutari e necessari per una dieta equilibrata. E il 90% delle persone dichiara di mangiare frutta o verdura giornalmente e di pari passo sono aumentate le occasioni di consumo: uno italiano su tre, infatti, mangia frutta anche lontano dai pasti, per merenda o per uno spuntino.
“In questo contesto, i prodotti di IV gamma – frutta e verdura fresche, lavate, confezionate e pronte al consumo – rappresentano l’alleato ideale per una dieta sana grazie alla loro elevata praticità di impiego che favorisce l’aumento delle occasioni di consumo di frutta e verdura. Inoltre, dal punto di vista del valore nutrizionale, non vi sono differenze sostanziali tra gli ortaggi di IV gamma e quelli di I gamma (ortofrutta fresca tradizionale)” commenta Laura Rossi, Ph.D. Specialista in Scienza della alimentazione nutrizione di comunità e salute pubblica del Crea (Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione).
“Per queste ragioni, nelle Linee guida per una sana alimentazione italiana si è ritenuto di considerare questi prodotti alla pari del prodotto fresco di I gamma con una sostanziale equivalenza nelle porzioni e nelle frequenze di consumo di una giornata alimentare di riferimento. Si tratta poi di prodotti con un’elevata comodità d’uso e che consentono di avere sempre disponibilità di verdura fresca anche non potendo fare la spesa tutti i giorni. Un altro vantaggio di uso di questi prodotti è la totale assenza di spreco. Quello che si compra è esattamente quello che si mangia”, conclude Rossi.
Un settore che si impegna per lo sviluppo sostenibile
Anche l’attenzione verso la sostenibilità ha acquisito un peso maggiore nelle scelte degli italiani. Il 56%, infatti, dichiara che le preoccupazioni ambientali influenzano le decisioni di acquisto e il 67% ha affermato di aver acquistato prodotti migliori per l’ambiente, anche se più costosi.
I prodotti di IV gamma non solo contribuiscono alla salute incentivando il consumo di frutta e verdura nella dieta quotidiana, grazie all’alto contenuto di servizio in essi contenuto, ma – come evidenziato da Unione Italiana Food Gruppo IV gamma – rappresentano anche una scelta sostenibile da un punto di vista ambientale e in linea con gli impegni del Green New Deal Europeo e con la strategia “Dal produttore al consumatore” (Farm to Fork), il piano decennale messo a punto per guidare la transizione verso un sistema agroalimentare sostenibile, sano ed equo.
Trattandosi di prodotti vegetali, infatti, i prodotti ortofrutticoli di IV gamma sono già per loro natura tra le produzioni meno impattanti e più sostenibili all’interno del panorama alimentare. Inoltre, buona parte delle insalate destinate alla IV gamma delle aziende associate al Gruppo IV gamma di Unione Italiana Food sono di origine italiana, coltivate da agricoltori italiani in maniera tradizionale, attraverso una filiera corta. La qualità e la sicurezza alimentare dal punto di vista igienico sono garantite attraverso un lavaggio e un’asciugatura accurati, un tempo ridotto tra raccolta e vendita per garantire la freschezza del prodotto oltre che attraverso migliaia di controlli effettuati ogni anno.
Infine, essendo già mondato, lavato e porzionato risulta essere un prodotto a scarto zero: il contenuto della confezione è disponibile per il consumo nella sua interezza, senza scarto e, grazie ai molteplici formati e grammature, esistono porzioni adatte alle diverse tipologie di consumatori (dai single alle famiglie). Il risultato è una riduzione dello spreco domestico quindi, anche in termini di consumo di acqua per il lavaggio, che non è necessario.
Fonte: Confindustria UIF Gruppo IV Gamma