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Con BeFruit l’avocado parla italiano

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Autore Redazione

Il frutto è entrato nelle abitudini alimentari degli italiani. E con la crescente richiesta di made in Italy, McGarlet punta sulla Sicilia

I frutti esotici italiani sono sempre più richiesti e, sulla scia di questa domanda che sta aumentando in modo esponenziale, continua anche l’azione di valorizzazione di McGarlet della frutta tropicale coltivata nel nostro Paese. BeFruit, fornitore italiano di McGarlet, dal 2012 opera in questo settore e da qualche settimana sta procedendo con la raccolta di avocado siciliano che sta terminando proprio in questi giorni.

Avocado, il frutto esotico che tutti vogliono

L’avocado è il frutto esotico sempre più apprezzato e simbolo di una dieta sana ed equilibrata. La richiesta del mercato è stata nel 2020 così elevata tanto da essere definito “un prodotto a prova di pandemia” da Xavier Equihua, Ceo di Wao, World avocado organization, durante Fruit Attraction 2020.

In Europa sono state consumate 100mila tonnellate in più rispetto al 2019. In Italia, la crescita è stimata essere del 92%. L’incremento è confermato anche da uno studio effettuato utilizzando i dati del sito di delivery Just Eat dai quali emerge come in Italia nell’ultimo anno siano state ordinate a domicilio, sotto forma di diverse preparazioni, circa 45 tonnellate di questo frutto. Si tratta di una crescita annua di circa il 25%.

Lo sguardo di Mcgarlet e il made in Italy

Luca Garletti, Ceo di McGarlet, conferma l’aumento della richiesta di questo frutto ed afferma che “proprio a fronte di questi dati, abbiamo deciso di portare avanti piani di sviluppo appositamente pensati che nei prossimi anni andranno a dare i loro frutti”.
La Sicilia, grazie alla sua posizione geografica e alle caratteristiche fisiche e climatiche, risulta essere una delle migliori zone in Italia per la coltivazione di avocado. “BeFruit, fornitore ufficiale della nostra azienda, ha intrapreso dal 2012 le sue attività in provincia di Messina. Oltre all’avocado coltiva anche mango, litchi e altri frutti tropicali minori”. E’ proprio in questi campi che un paio di settimane fa è iniziata la raccolta di avocado.

La raccolta di avocado italiano

Quella di quest’anno è una raccolta importante e molto attenta al benessere delle piante ancora molto giovani e quindi effettuata prestando la massima attenzione per non “stressare” l’albero.

“Normalmente – spiega Garletti – la raccolta di avocado italiano può andare da fine novembre ad aprile. Oggi noi, proprio per la giovane età delle piante di BeFruit, in accordo con quest’ultima, ci limiteremo a un minore intervallo di tempo, ma l’obiettivo è quello di arrivare ad avere coltivazioni che garantiscano frutti per un più lungo periodo temporale“. La raccolta di quest’anno parte quindi con le qualità a buccia verde che vanno poi a scalare: avocado Fuerte, Ettinger, Zutano e poi Pinkerton.

Cultivar e proprietà organolettiche

BeFruit è un’azienda giovane che non possiede ancora uno storico industriale di produzione massiva capace di dare un’idea precisa circa l’andamento dell’annata, ma dalle prime valutazioni circa la raccolta che si sta concludendo emergono le qualità distintive dell’avocado italiano coltivato.

Le qualità verdi di avocado italiano BeFruit arrivano ad avere fino al 25-27% di massa grassa, dato superiore a quelli relativi all’avocado d’importazione. Le varietà Hass hanno invece in questo momento una percentuale che varia tra il 20% e il 24% di massa grassa con l’obiettivo di raggiungere il 28/30% per offrire al consumatore finale un prodotto che abbia delle qualità organolettiche particolarmente distintive.

Quali sono le variabili che incidono sulla qualità del prodotto italiano? Luca Garletti non ci sono dubbi: “La luminosità tipiche delle regioni del sud Italia, insieme alla corretta scelta delle più appropriate cultivar, sono ciò che rende il prodotto italiano così apprezzabile”.

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