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Mele: il Consorzio Vip chiude la raccolta

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Autore Redazione

Quest’anno i volumi si attestano sulle 250mila tonnellate, con una contrazione del 20% rispetto a un anno fa

La campagna di raccolta 2020 di Vip, l’organizzazione di produttori che aggrega 7 cooperative, 700 collaboratori e 1.700 produttori della Val Venosta, si è chiusa con volumi intorno alle 250 mila tonnellate, in contrazione del 20% rispetto all’annata precedente. Di queste, 32.500 tonnellate sono certificate bio. A comunicarlo in una nota è stata la stessa organizzazione.

Il direttore commerciale, Fabio Zanesco, dichiara riguardo all’aspetto commerciale: “L’andamento del mercato nazionale ed europeo dei primi due mesi è stato positivo sia per le varietà tradizionali sia per le mele club nel segmento premium. Inizialmente si erano registrati rallentamenti nei paesi extra-Ue dovuti alla combinazione dell’emergenza sanitaria e del prolungarsi della stagione dell’Emisfero Sud, ma nelle ultime settimane la situazione si è normalizzata e la richiesta è più stabile”.

L’ottimismo è avvalorato dall’andamento generale a livello produttivo: “Con la conferma di una raccolta inferiore alle attese in Francia e Spagna, le prospettive per i prossimi mesi sono di un mercato stabile e di un consumo dinamico”, prosegue Zanesco.

Rispetto alla crescita senza precedenti della domanda di prodotto confezionato, legata allo scoppio della pandemia, Zanesco precisa: “Al momento siamo in grado di gestire la richiesta, pur con qualche “collo di bottiglia”. Aspettiamo di capire se questa tendenza andrà stabilizzandosi e ci comporteremo di conseguenza, forti della flessibilità nella gestione del servizio che da sempre caratterizza Vip”.

Anche l’andamento del prodotto biologico a marchio Val Venosta è positivo. “La commercializzazione è partita con un ritmo oltre ogni aspettativa – riporta Gerhard Eberhöfer, responsabile vendita bio di Vip – registrando un incremento del 15% rispetto allo stesso periodo della stagione passata. Siamo ottimisti anche per il proseguimento della campagna. Ovviamente notiamo l’intensificarsi della competizione sul biologico, ma questo ci stimola a lavorare ancora di più e meglio, con l’obiettivo di far crescere il mercato del nostro prodotto in partnership con i nostri clienti, in particolare in Italia. Vedo margini di crescita sul mercato nazionale e un aumento di interesse generale per questo segmento, e questo potrà portare ad ancora maggiore professionalizzazione e ad interessanti opportunità”.

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