C’era anche l’azienda campana Vincenzo Caputo Srl di Somma Vesuviana alla 15° edizione di Marca, il salone dedicato ai prodotti a marca del distributore di Bologna. «Il 2018 per noi è stato un anno sicuramente positivo ed ora guardiamo naturalmente con grande entusiasmo e tanti progetti al nuovo anno» ci spiega Pina Santucci responsabile marketing dell’azienda.
Un anno positivo, quindi, quello che si è appena concluso, per questa storica realtà che opera dal 1930 nella lavorazione e nel confezionamento della frutta secca. Sia dal punto di vista complessivo, con l’aumento del fatturato e l’ampliamento del personale, nonché anche dal punto di vista degli accordi stretti con molte insegne della grande distribuzione proprio per i prodotti a marchio. Una professionalità, quella dell’azienda, che le consente di cominciare a servire come co-packer anche alcune insegne estere. «Abbiamo sicuramente il desiderio e l’ambizione di ampliare il nostro parco clienti estero che per ora vale circa il 10%. Abbiamo d’altronde un assortimento adeguato, con la possibilità di fornire prodotti certificati Dop e Igp, puntando sulla qualità piuttosto che sui volumi» continua Santucci.
Tra gli obiettivi del 2019 anche il desiderio da una parte di affrontare il mondo digital aumentando la propria presenza on line, dall’altro l’approccio con l’industria dolciaria, un universo che, però, afferma sempre Pina Santuccia «ha bisogno di strumenti adeguati». Un prodotto, inoltre, che quest’anno verrà proposto alla grande distribuzione anche per i prodotti a marchio è la frutta disidratata della linea Ora Frutta.
I prodotti a marchio rappresentano una buona fetta ormai del lavoro di Caputo, con una quota interna di circa il 40/45%, grazie anche alla capacità di fornire sia marchi premium che i discount. «Sì, riusciamo a servire segmenti differenti perché da una parte abbiamo grande esperienza e competenza nella selezione di prodotti Dop e Igp, dall’altra abbiamo rapporti diretti con i produttori californiani e quindi riusciamo ad acquistare grandi quantitativi, ad esempio, di noci o mandorle, senza intermediari, quindi ad un ottimo prezzo».
Ma che cosa chiede la Gdo italiana ad un produttore di frutta secca come Caputo? «Italianità. La Gdo chiede prodotto italiano e questa fu una nostra intuizione di tanti anni fa, quella di valorizzare le nostre produzioni. Non a caso il nostro cavallo di battaglia è la nocciola di Giffoni Igp».
Nella foto in alto, da sinistra: Annapaola Celentano e Pina Santucci