La Lombardia, con il suo assessore regionale, Fabio Rolfi, sta pensando di sviluppare la propria produzione di nocciole. “La corilicoltura in Lombardia – ha rilevato Rolfi – è poco diffusa: sono solo 127 gli ettari coltivati a nocciolo nella nostra regione sui 71.000 nazionali. Si tratta, però, di un settore dal potenziale economico enorme perché c’è continua richiesta sui mercati”.
“L’Italia – ha proseguito Rolfi – produce il 13% delle nocciole a livello mondiale: è la seconda potenza, ma è costretta a importare dalla Turchia fino al 30% del fabbisogno, con tutte le conseguenze relative all’innalzamento del potenziale di pericolosità, per il noto problema dell’alto contenuto di aflatossine delle nocciole turche. Promuoverò un incontro tecnico tra produttori e associazioni di categoria per creare un distretto agricolo lombardo della nocciola e lanciare questa redditizia coltura nella nostra regione. Può essere un volano anche per rilanciare marchi storici che ultimamente hanno risentito della crisi. Regione Lombardia farà la propria parte prevedendo misure ad hoc nel prossimo piano di sviluppo rurale”.
“La nocciola ha aggiunto il consigliere regionale lombardo Alessandro Corbetta – è un investimento sicuro e fruttifero. La zona della Brianza può essere quella più interessata a sviluppare una agricoltura che può diventare il futuro della zona anche sotto il profilo economico”.