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Asparagi. Dal Veneto all’Emilia Romagna la campagna entra nel vivo

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Autore Redazione

Ritardo nella raccolta a causa del clima di marzo. Record di produzione per quello bianco di Bassano

20-04-2015 Asparagi. Dal Veneto all’Emilia Romagna la campagna entra nel vivoÈ tempo di asparagi, e dopo una partenza stentata a causa delle condizioni climatiche non favorevoli di fine marzo, il ritorno del bel tempo sembra connotare una campagna che si preannuncia positiva per questo ortaggio particolarmente amato nel nostro Paese, ma non solo. “Quando si apre la stagione e arrivano i mazzi, nei nostri locali fioccano le prenotazioni” affermano alcuni operatori giapponesi in visita nei luoghi di produzione dell’asparago bianco di Bassano in Veneto, unico in Europa ad avere la denominazione di origine protetta. Ne parla il Corriere del Veneto nelle pagine di Vicenza che dedica un ampio articolo a questa importante coltivazione che quest’anno potrebbe battere svariati record quanto a quantità e qualità: le 90 aziende agricole che aderiscono al Consorzio locale, infatti, potrebbero arrivare ad una produzione di 1000 quintali. Non manca, anche in questo caso, il problema delle frodi, con asparagi provenienti da Spagna e Sud America venduti come locali.

Oltre al Veneto, una altra importante regione per la coltivazione di quest’ortaggio è l’Emilia-Romagna che in media ogni anno ne produce 54mila quintali. Un focus sulla campagna è dedicato questa volta dal Resto del Carlino con un approfondimento sull’asparago di Altedo, Igt dal 2003: viene coltivato in 30 comuni della provincia di Bologna e in 22 di quella di Ferrara (600 ettari per una produzione certificata di 300 tonnellate). Anche in questo caso le condizioni metereologiche hanno posticipato l’inizio della raccolta e della commercializzazione di 10 giorni, ma ora ha preso il via e dovrebbe protrarsi fino a fine maggio. Prezzi? “Un gambo di prima scelta può arrivare fino a 300 grammi – commenta Massimo Ansaloni, orticoltore di Galliera intervistato dal quotidiano – per scendere a 30-40 nel caso dell’asparagina. Ovviamente i prezzi riconosciuti al produttore sono diversi: si va dai due ero al chilogrammo per la prima scelta all’euro e mezzo per l’asparagina, ma al dettaglio le quotazioni sono decisamente superiori e possono più che duplicare”.

Fonte news: Corriere del Veneto | Il Resto del Carlino.

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