L’export di frutta secca dei primi nove mesi del 2015 è sostanzialmente analogo al medesimo periodo del 2014. A rilevarlo sono i numeri diffusi da Fruitimprese su elaborazione di dati Istat.
Confrontando i primi 9 mesi del 2014 con quelli dei primi 9 mesi del 2015, risulta infatti che l’export di frutta secca quest’anno è stato superiore solo dello 0,3%. Ciò significa che, in termini quantitativi, nel 2015 sono state esportate 38.697 tonnellate, rispetto alle 38.591 tonnellate dello scorso anno.
La questione cambia invece sostanzialmente se si guarda al fatturato, cresciuto di due cifre percentuale. A fronte infatti di quantitativi analoghi, il fatturato generato tra gennaio e settembre 2015 è stato di oltre 283,59 milioni di euro, ovvero il 18,7% in più rispetto al 2014, quando questo dato si era fermato a 238,89 milioni di euro.
Una situazione sostanzialmente analoga si registra sul fronte delle importazioni. Nel periodo gennaio – settembre 2015 l’import di frutta secca è stato di 114.284 tonnellate, ovvero – 5,4% rispetto allo stesso periodo 2014, quando le tonnellate importate erano state 120.755. Anche in questo caso, però, la crescita in valore è stata esponenziale, dal momento che le importazioni hanno generato un fatturato di oltre 832 milioni di euro, rispetto ai 605,63 milioni di euro dello scorso anno. In termini percentuale, ciò significa un aumento di oltre il 37%. Per quanto riguarda gli altri generi ortofrutticoli, balza agli occhi la buona ripresa dell’export di frutta fresca (+ 11% in quantitativi e + 12,3% in valore) e il grande aumento dell’import di agrumi, con un + 39,4% in quantitativi e un + 42,4% in valore.