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Grande aroma e gusto deciso. I Pioppini

Hanno rese minori rispetto agli Champignon, ma caratteristiche molto simili ai funghi di bosco

Ottimi come contorno, trifolati magari con aglio e prezzemolo, perfetti se uniti con altre varietà di funghi per creare dei mix sfiziosi. Ma danno il meglio di sé nei risotti, piuttosto che in accompagnamento alle carni. È il Pioppino (Agrocybe aegerita), uno dei gunghi tra i più gustosi e profumati in commercio. «Hanno un grande sapore che ha poco da invidiare ai funghi di bosco» afferma Giorgio Grespan, vicepresidente del Consorzio Funghi Treviso. Un prodotto tra i più particolari, peraltro, all’interno della produzione del Consorzio. «Ha rese basse, più basse rispetto allo Champignon per intenderci, di conseguenza un prezzo più alto». Anche i consumi, di conseguenza, hanno un andamento differente rispetto agli Champignon, presenti invece tutto l’anno. «Il picco delle vendite va da settembre sino a febbraio e marzo».

Da non consumare crudi, i Pioppini hanno nel loro ricco aroma una delle peculiarità primarie, tali da renderli un ingrediente che dona personalità a molte preparazioni. Riescono a mantenere integre le loro peculiarità più a lungo rispetto ad altre varietà se conservati in frigo. Versatili, si sposano perfettamente con le uova piuttosto che in molti primi piatti, arricchiscono sughi, creano un grande connubio di consistenze ed aromi con tartufi e salumi. E per chi vuole conservarli per poterli gustare tutto l’anno, si possono anche conservare sott’olio. Basta lessarli per pochi minuti in acqua salata e, dopo averli lasciati asciugare, metterli in un vasetto con olio, pepe, aglio e qualche foglia di alloro.

Un’ottima risorsa in rete per trovare ricette sfiziose con i funghi è www.cucinarefunghi.com

Crediti foto: volevofarelochef.wordpress.com

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