Pesche, nettarine, albicocche e poi fragole: 16 ettari dedicati, per il 90% della varietà Candonga. Siamo a Scanzano Jonico in Basilicata, terra oramai nota a tutti per la qualità di questo squisito frutto.
«Il clima di quest’anno sta cambiando le regole. La pioggia e il freddo influiscono non poco sui consumi che sono più bassi del solito ma anche sui prezzi, che salgono e scendono in continuazione a seconda del tempo». È un tema quest’ultimo che molti produttori ci espongono, così come Rocco Zuccarella, che si occupa degli aspetti commerciali dell’omonima azienda agricola (www.aziendaagricolazuccarella.com).
Il freddo incide anche dal punto di vista produttivo: «Il freddo fa bene alle fragole ma questo continuo cambiamento che alterna caldo e freddo manda in stress le piantine». L’azienda socia dell’OP Assofruit vende soprattutto attraverso il canale dei mercati ortofrutticoli all’ingrosso, rifornendo 34 piattaforme in tutta Italia: «Con la Gdo lavoriamo circa il 15-20% della nostra produzione». Con i supermercati, osserva Zuccarella, il rapporto è altalenante: «Ovviamente il prezzo troppo basso e la politica delle offerte e promozioni non ci agevola, anche perché la Candonga ha una qualità superiore rispetto alle altre varietà. Riusciamo a strappare prezzi più consoni quando hanno problemi a rifornirsi soprattutto da Spagna e Grecia, come è successo ultimamente».
Cosa manca alla fragola Candonga della Basilicata per spiccare definitivamente il volo? «Un consorzio e la Dop. Ci vorrebbe una politica comune sui prezzi, altrimenti sul mercato troviamo di tutto, con produttori che la svendono, non la valorizzano e poi, alla fine dell’anno, non hanno i conti a posto e magari devono chiudere».