Che Lidl facesse sul serio sul tema della sostenibilità era chiaro da tempo: dall’accordo con il Banco Alimentare sul fronte waste food all’apertura dei nuovi punti vendita tutti in ottica ecosostenibilità, l’obiettivo del player tedesco presente in Italia da 27 anni, è quello di far sì che un tema tanto mediatico, quanto sostanziale e richiesto dai consumatori, diventi centrale nella vita dell’azienda. Proprio recentemente, la presentazione a Milano del position paper commissionato The European House – Ambrosetti, andava tutto in questa direzione.
Ora Lidl ha pubblicato il suo primo report di sostenibilità relativo ai risultati raggiunti negli esercizi fiscali 2017-2018, che si può scaricare dal sito aziendale. Nelle 132 pagine divise in 6 capitoli Lidl analizza e mostra tutti gli ambiti nei quali la propria attività ha un potenziale impatto di natura sociale, economica o ambientale e individua differenti aree di responsabilità. Dalle materie prime alla trasformazione, dai processi aziendali fino ai clienti.
“Questo primo report ci offre l’opportunità di condividere in modo trasparente con i nostri stakeholder i risultati sinora ottenuti in ambito di sostenibilità e di fissare i nostri obiettivi per il futuro – afferma in una nota dell’azienda Massimiliano Silvestri, presidente di Lidl Italia –. Data la nostra dimensione rilevante, infatti, siamo consapevoli della nostra Responsabilità Sociale d’Impresa e convinti che, impegnandoci a favore di una sempre maggiore sostenibilità del nostro operato, possiamo offrire un contributo concreto nell’affrontare le sfide a livello sociale, ambientale ed economico tipiche del nostro settore. Riteniamo che il nostro impegno possa influire positivamente nel contrastare le sfide globali, come ad esempio il cambiamento climatico e lo sfruttamento degli ecosistemi, e sia essenziale per preservare anche il successo della nostra attività in futuro”.
Tra gli impegni che Lidl dichiara di voler intraprendere sul tema della sostenibilità l’utilizzo di sole uova “provenienti da galline allevate a terra, all’aperto o biologicamente” per il 100% dei prodotti a marchio entro la fine del 2019, la riduzione del consumo di plastica entro il 2025 di almeno il 20% e, contestualmente l’adozione di plastica riciclabile al 100% nel packaging delle proprie private label. E ancora: entro il 2020 Lidl intende “sostituire i sistemi di illuminazione a fluorescenza o incandescenza con tecnologie LED in tutte le sue pertinenze, con un atteso risparmio energetico di 6.600.000 kWh/anno. Infine, entro gennaio del 2025 riduzione del 20% “del contenuto medio ponderato di zucchero e sale aggiunti nei prodotti a marchio proprio”.