Fruttivendoli e non solo

Sogemi: “Al via lavori per il nuovo mercato ortofrutticolo”

OrtomercatoMilano

Dopo l’aumento di capitale di 273 milioni di euro il progetto di riqualificazione del Mercato Agroalimentare di Milano e del nuovo padiglione ortofrutta entra nella sua fase attuativa

Nella città più freneticamente dinamica d’Italia e ormai tra le più moderne d’Europa, e dove certo non mancano molti investimenti di riqualificazione urbana di ogni tipo, forse uno degli anelli più deboli e sconfortanti di Milano, sia da vedere che per lavorarci,  è rappresentato dal grande Mercato Agroalimentare, tra i più importanti d’Europa con i suoi 700mila metri quadrati, 1 miliardi di euro all’anno di merci scambiate, 10 milioni di consumatori serviti e la presenza di 4 Mercati all’interno: Ortofrutta, Ittico, Fiori e Carni.

Ma la tanto annunciata e mai realizzata ristrutturazione sembra sia ormai ai nastri di partenza: l’assemblea di Sogemi, la società che gestisce il Mercato milanese, tenutasi lo scorso 4 ottobre, ha infatti deliberato di procedere con l’aumento di capitale di 273 milioni di euro di cui 49 ml di euro per cassa e 224 ml di euro in natura attraverso il conferimento da parte dell’azionista Comune di Milano della proprietà fondiaria e immobiliare del comprensorio agroalimentare.

OrtomercatoMilano_FoodCityLogisticsIl progetto può, quindi, entrare nella sua parte attuativa, proprio a partire dal Mercato Ortofrutticolo e prevede la realizzazione di 2 nuovi padiglioni destinati alla commercializzazione di prodotti ortofrutticoli e  una piattaforma logistica dedicata. “Sono inoltre previste opere di riqualificazione del comprensorio affinché il mercato di Milano diventi un polo per aziende e professionisti italiani e internazionali che operano nella filiera agroalimentare, offrendo spazi e servizi competitivi e di eccellenza” afferma Sogemi.

Insomma, il vecchio Foody, l’ex mascotte di Expo acquistata da Sogemi un anno fa per rappresentare il nuovo corso e la nuova immagine di questa grande area mercatale della città di Milano, sembra poter finalmente rappresentare un’area davvero funzionale e innovativa. Se lo augurano un po’ tutti, a partire dai grossisti interni che ancora pochi giorni fa si erano lamentati per il perdurare dei disservizi e delle carenze.

La struttura, costruita nel 1965, si è nel corso degli anni deteriorata in modo molto consistente, diventando quasi completamente inefficiente. “I mercati di Madrid, Parigi, Barcellona, con volumi di transazioni superiori a 2 Miliardi di euro ci dimostrano il potenziale di queste infrastrutture strategiche per il commercio, l’approvvigionamento e la distribuzione alimentare delle grandi città – afferma Cesare Ferrero, presidente di Sogemi –. Abbiamo molto tempo perso da recuperare, ma il nostro potenziale di crescita può ancora esprimersi appieno.

Non resta che aspettare e vedere i prossimi passi. Certamente un moderno ed efficiente Mercato Agroalimentare, magari aperto non solo agli operatori del settore ma a tutta la cittadinanza, come accade in molte grandi capitali Europee, rappresenterebbe per Milano un altro fiore all’occhiello del quale andare fieri.

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