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Sipo Brand Ambassador: «Soddisfatti. La sfida l’abbiamo vinta»

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Dopo 3 mesi e 170 post su quattro piattaforme differenti 572mila impression grazie al lavoro dei 15 ambasciatori dell’azienda romagnola. Simona Riccio: «Il prossimo passo? Raccontare azienda e prodotti in modo differente»

In tre mesi sono stati pubblicati 170 post su Facebook, Instagram, Linkedin e Twitter che hanno totalizzato 572mila impression grazie al lavoro e coinvolgimento di 15 brand ambassador. Sono alcuni dei risultati ottenuti dal progetto #SipoBrandAmbassador lanciato dall’azienda romagnola ortofrutticola di Bellaria-Igea Marina in occasione dell’ultima edizione di Macfrut a Rimini e presentati lo scorso mercoledì 17 luglio durante un convegno dal titolo “Universo Food. Mondo Bio e Veg. Le tecnologie digitali cambiano l’agroalimentare e supportano nuovi modelli di business” presso l’Hotel Villa Claudia.

Da sinistra: Romina Mattoni, Paola Di Giambattista, Lorenzo Contò, Mario Nappi, Simona Riccio, Massimiliano Ceccarini

“Del risultato ottenuto dal progetto  #SipoBrandAmbassador  siamo assolutamente soddisfatti” ha dichiarato Simona Riccio, project leader di SIPO e che ha presentato e moderato l’incontro nel quale sono intervenuti due SIPO Brand Ambassador, Romina Mattoni e Paola Di Giambattista, Massimiliano Ceccarini, General Manager di SIPO, Lorenzo Contò e Mario Nappi, Sales Department di SIPO. “Il totale degli utenti coinvolti in rete sui soli canali Twitter ed Instagram è stato pari a 174.000. Da sottolineare – continua Simona Riccio – che non ci sono stati post sponsorizzati, sono tutti risultati organici. La sfida l’abbiamo vinta. Abbiamo voluto cogliere l’opportunità, la potenza del web e dei social network per comunicare il più velocemente possibile contenuti di qualità attraverso professionisti di settore con un seguito on-line”.

SipoBrandAmbassador_Post

Il progetto di SIPO, che produce ortaggi, funghi, erbe aromatiche e tanto altro, con un focus particolare sulle specialità della sua regione, nasce con l’obiettivo di valorizzare, attraverso l’utilizzo dei Social, qualità, storia, tradizioni, rispetto delle persone e dell’ambiente dell’azienda. Il team di 15 ambasciatori è formato professionisti con diverse estrazioni – agronomi, creative director, scrittrici, naturopati etc.. – coordinati dall’ideatrice del progetto Simona Riccio. I Brand Ambassador sono: Anna Pernice, Daniela Di Lieto, Stefania Piumarta, Elena Eloisa, Francesco Paolo Russo, Luca Rallo, Maura Bozzali, Mirella Giannuzzi, Olga Simeoni, Oreste Maestroni, Paola Di Giambattista, Romina Mattoni, Simone Stricelli e Vera Rije.

Abbiamo posto qualche domanda a Simona Riccio, per capire come è stato organizzato il lavoro.

I 15 ambasciatori hanno professionalità differenti tra loro: che tipo di post hanno creato in questi 3 mesi? Avevano indicazioni particolari o erano completamente liberi?

Gli argomenti trattati da ogni singolo Ambassador erano decisi ed organizzati a monte. Tutti i valori aziendali che si volevano comunicare sono stati sviluppato in base alla professionalità di ogni Ambassador. Per esempio, Simone Stricelli ha parlato di packaging poiché si occupa di studiare degli stessi, Paola Di Giambattista e Maura Bozzali hanno fatto emergere la parte “green” e “Life style”, Mirella Giannuzzi ed Oreste Maestroni in particolare il mondo del biologico, Anna Pernice e Daniela Di Lieto il legame del prodotto al territorio e turismo, Francesco Paolo Russo il legame con il vino e così via. Io, invece, mi sono occupata più di analisi di mercato e posizionamento del prodotto. Nulla è stato lasciato al caso, certo è che la forma del contenuto era lasciato, invece, a loro in qualità di esperti.

Quale dei quattro social vi ha dato più soddisfazioni in termini di engagement?

La performance migliore l’abbiamo ottenuta su Twitter. Considerando che abbiamo voluto agire in maniera live su di un evento ed essendo Twitter il social che meglio risponde alla tempestività, non ci ha delusi. Si è confermato il social network più indicato in queste situazioni. Sappiamo che Facebook non ci avrebbe delusi se avessimo investito in adv, nel complesso anche gli altri social hanno avuto molte interazioni e persone coinvolte.

Quali sono i prossimi sviluppi del progetto?

L’intenzione di continuare il progetto c’è. Da qui al prossimo Macfrut costruiremo il passo successivo, che è quello di raccontare l’azienda ed i prodotti in maniera differente da quella che siamo abituati a vedere. Ci stiamo lavorando, ma siamo tutti convinti che stiamo dimostrando concretamente che “Si può e si deve fare”.

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