Nonostante i prezzi della frutta fresca siano calati nel 2011 del 2,3%, il carrello della spesa degli italiani ha comunque registrato un aumento pari al 3,5%. Il motivo? “Le aziende si dibattono tra quotazioni all’origine in calo e aumenti dei costi”: è quanto afferma Confagricoltura commentando i dati Istat sull’inflazione registrati nell’anno appena passato. Analizzando le quotazioni all’origine dei prodotti ortofrutticoli nella terza settimana di dicembre, quindi a ridosso di Natale, i dati confermano il calo dei prezzi del settore: kiwi -19%, mandarini -15%, mele -5%, pere -37%, carciofi -13%, cavolfiori -29%, cipolle -35%. Questo non è bastato a calmierare o ridurre il costo degli acquisti degli italiani a causa degli aumenti dei costi di produzione, sui quali, sempre secondo Confagricoltura, ha inciso in modo preponderante il pesante rincaro del gasolio (+24,3% su base annua, in base ai dati Istat), fattore che “incide fortemente sulla spesa energetica e dei trasporti delle aziende agricole”.
Confagricoltura commenta i dati Istat 2011
Cala il prezzo della frutta fresca, ma non la spesa degli italiani
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