Le pesche di Volpedo resistono alla crisi

Un viaggio alla scoperta della pesca coltivata in Val Curone

In un periodo in cui la crisi delle pesche e nettarine attanaglia i produttori di tutta Italia, c’è una varietà di pesche che non conosce crisi. A svelarlo è il quotidiano Libero, che nella sezione Gusto di sabato 6 agosto ha portato alla luce un’isola felice. “Le quotazioni delle nostre pesche sono simili a quelle dello scorso anno – afferma Giampiero Chiapparoli della Volpedo Frutta, intervistato da Attilio Barbieri – e sebbene sia un po’ presto per tirare le somme, con il raccolto ancora in corso, non mi meraviglierei se chiudessimo la stagione con un prezzo di vendita medio all’albero di 75 centesimi al chilo”.

Cifre Lontanissime da quelle attualmente pagate ai produttori di nettarine, ad esempio. “Le Pesche di Volpedo – prosegue Chiapparoli – si colorano soltanto gli ultimi giorni prima di maturare, non si possono raccogliere prima e quindi il prodotto e sempre fresco e al giusto punto di maturazione”.

Il raccolto avviene in tre tempi: prima vengono colti i frutti alla sommità dell’albero, poi quelli nella parte mediana e infine le pesche più in basso che maturano per ultime.

I prezzi al pubblico praticati dall’azienda variano da 1,20 euro al chilo fino a 2 euro, in base al calibro.

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