Montoro Inferiore rilancia la Cipolla Ramata

Si punta a estendere la produzione da 39 a 195 ettari

La Cipolla Ramata di Montoro (AV) è l’ultimo prodotto in ordine di arrivo tra le 350 Dop e Igp italiane a beneficiare di una rinnovata attenzione nei confronti della tipicità. Blasonata di recente con la registrazione di marchio collettivo geografico presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ottenuto grazie all’impegno di un agguerrito comitato di tutela, il sapido bulbo riveste un ruolo di primo piano nella politica di valorizzazione del comparto agricolo della piana montorese. “La nuova agricoltura è sempre più legata alla cultura del nostro territorio, ai suoi prodotti tracciabili e garantiti”, ha affermato Nicola Barbato, presidente del comitato promotore. In un quadro di riconversione delle colture, dovuto alla diminuzione dei contributi destinati al tabacco, il ritorno alle origini apre nuove prospettive: oggi la cipolla occupa solo 39 ettari di un’area potenziale di 195 ettari. L’ottenimento del marchio Igp e la messa a punto di misure di sostegno alle imprese che fanno sistema, oltre ad adeguate strategie di marketing territoriale, saranno snodi importanti del progetto che farà della Cipolla Ramata la protagonista di un’economia della qualità”.

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