I produttori di patate emiliano romagnoli associati ad Assopa e Coldiretti rifiutano proposta dei commercianti di fissare il prezzo della patata a 18 centesimi al chilo. “Sono prezzi sensibilmente inferiori a quelli che si registrano nelle zone più vicine a noi, come il Veneto”, ha dichiarato in merito Alberto Zambon, presidente di Assopa, all’indomani di un recente incontro tra rappresentanti del mondo della produzione e della distribuzione per fissare il prezzo all’ingrosso delle patate. Zambon ha inoltre rilevato: “E’ impensabile fissare un prezzo alla produzione inferiore ai 20 centesimi, che poi dovrebbe salire minimo a 24, 25 al conto deposito. L’atteggiamento del comparto commerciale non è certo quello di chi vuole affermare il sistema – Bologna. Non possiamo assolutamente transigere su questo punto. ricordiamoci che stiamo parlando dei prezzi della prima qualità”.
Patate, l’Emilia Romagna dice no ai prezzi bassi
Rifiutata dai rappresentanti della produzione la proposta di 18 centesimi al chilo all’ingrosso.
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