In Regione Emilia Romagna tonnellate di pesche per protesta

La notizia sui siti web di agenzie di stampa e quotidiani nazionali

I prezzi delle pesche aumentano di oltre cinque volte (+427 per cento) nel passaggio dal campo alla tavola in Italia dove i coltivatori sono costretti a svendere il frutto dell’estate fino a 20 centesimi al chilo ben al di sotto dei costi di produzione delle imprese agricole che rischiano di dover abbattere le piante. E’ quanto affermano gli agricoltori della  Coldiretti che con un blitz hanno scaricato tonnellate di pesche davanti alla sede della Regione Emilia Romagna a Bologna per denunciare che nel 2011 pesche e nettarine vengono pagate ai produttori la metà di dieci anni fa.

La notizia sta correndo sul web i primi a pubblicarla sono stati i siti web dell’AGI – Agenzia Giornalistica Italia e di La Repubblica, che pubblica anche alcune foto della protesta. I manifestanti  sostengono di essere in trincea per salvare il made in italy ed hanno costruito una sorta di bunker con le casette di pesche.

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