Cresce sempre di più l’interesse nei confronti dei piccoli frutti all’interno dello scenario internazionale e nuove aree del mondo conquistano sempre più quote di mercato. È quanto emerso, tra i tanti spunti, a Rotterdam in Olanda durante l’ultima edizione del Global Berry Congress che ha visto arriverà nella Beurs-World Trade Center dal 19 al 21 marzo scorsi 474 delegati provenienti da 41 paesi per capire quale è il futuro di questi frutti sempre più amati e richiesti del mercato.
Molti gli interventi che si sono succeduti con più di 40 sessioni (vedi qui le presentazioni da scaricare) e che hanno permesso di comprendere, ad esempio, come paesi del calibro di Messico, Marocco, Portogallo, Romania, Serbia e Ucraina stiano diventando sempre più centrali e fondamentali nella produzione e fornitura di berries a livello internazionale. Non mancano, poi, paesi emergenti dove crescono le opportunità commerciali, ad esempio in India, o la sperimentazione con nuove varietà come il lampone nero in fase di sviluppo in Polonia. Spazio anche all’innovazione tecnologica, tra sistemi laser per tener lontani gli uccelli lontani dai campi a macchine robot per la raccolta dei berries.
A Rotterdam quest’anno sono stati presenti 33 espositori, tra questi alcuni attori italiani della filiera come Carton Pack, Unitec, Infia, Plastik e CIV, quest’ultimo anche relatore del Congresso, all’interno del quale ha illustrato la storia del Consorzio Italiano Vivaisti e i suoi successi nel campo della genetica delle varietà di fragole con speciale approfondimento delle principali tecniche agronomiche utilizzate nei paesi nord Europa ed UK.