Pasteggiando con la frutta fresca estiva francese

Pietro Leemann conduce la frutta fuori dai recinti del fine pasto

Pietro Leemann, eclettico chef svizzero oramai trapiantato a Milano, da una parte. Albicocche, pesche e melone dall’altra. Naturalità e stagionalità sono da sempre una delle cifre stilistiche della cucina del Joia, primo ristorante “vegetariano” europeo ad aver ricevuto una stella Michelin nel 1996, sicché, come d’altronde è nel suo stile, quando Sopexa gli ha proposto di studiare un menù in grado di esaltare la frutta fresca estiva di stagione francese, la sfida è stata raccolta di buon grado. “La frutta è un alimento straordinario, perché da una parte ha un alto valore nutritivo ed alimentare e dall’altra consente di misurarti con due elementi del gusto come l’acidità e la dolcezza”. Solaris (composizione di verdure di stagione ed albicocche e sorbetto di melone), Verità nella Sorgente (Gazpacho con pesche ed aceto balsamico), Appetitoso prima, goloso dentro, persistente poi (risotto con pesche nettarine al vino rosso e spuma di gorgonzola) ed infine Gong (un vasetto pieno di sorprese dolci e fruttuose precedute dal suono di un gong) i titoli dei piatti ideati da Leemann, in linea con la sua oramai storica filosofia in cucina, dove tutti i sensi, vista, udito, tatto, gusto e odorato devono sempre concorrere insieme. “L’Italia è il secondo mercato per l’export della frutta fresca francese estiva” ci dice Alessandra Zaco di Sopexa. Ebbene si: quando nel nostro paese ciliegie e meloni cominciano a scarseggiare, proprio dalla metà di luglio in poi circa 40mila tonnellate di cassette colorate di frutta d’oltralpe invadono mercati e supermercati del nostro paese.

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