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Il melone mantovano Igp arriva in Esselunga

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Autore Redazione

Iniziata la vendita nei supermercati di tutto il Nord Italia. Aguzzi: «Una vendita praticamente a KM 0». Campagna 2017 di ottima qualità. Complice il caldo la domanda supera l’offerta.

Il melone mantovano Igp è arrivato sugli scaffali dell’Esselunga. Da una decina di giorni il retato è in vendita nei supermercati della famosa insegna in tutto il Nord Italia, in particolare in Lombardia, Piemonte, Veneto e Toscana.

Una vendita praticamente a chilometro zero – commenta il presidente del Consorzio del Melone Mantovano Igp Mauro Aguzzi – grazie alle distanze limitate il prodotto viene raccolto al mattino e spedito subito, quindi arriva freschissimo».

MeloneRetatoMantovanoIgpLa zona di produzione del melone mantovano, a cui è stato riconosciuto il marchio Igp nel novembre 2013, ricade in un territorio compreso tra le province di Mantova, Cremona, Modena, Bologna e Ferrara, anche se i volumi maggiori sono concentrati nell’area lombarda, tra Sermide, Viadana e Rodigo, quindi in un  territorio nel quale Esselunga è ben radicata.

I meloni mantovani della campagna 2017 sono già in vendita anche nei supermercati di altre catene della grande distribuzione organizzata tra cui Coop, Carrefour, Despar, Eurospin e tra una decina di giorni arriverà sugli scaffali di Pam.

«La campagna 2017 si caratterizza per un’ottima qualità del prodotto, più alta della media – spiega Aguzzi – questo grazie al buon andamento stagionale, con sbalzi termici sufficienti tra il giorno e la notte, caldo durante il giorno e fresco la sera. La quantità sarà invece un po’ inferiore alla norma, ma quando le piante hanno un minor carico di frutti la qualità è maggiore».

Complice il caldo afoso di questi giorni, melone e cocomero sono tra i frutti più richiesti dai consumatori, «la richiesta è talmente alta che non riusciamo a soddisfarla tutta». Viste le premesse, la previsione del consorzio per la campagna 2017 è ottima: «sicuramente aumenteremo i quantitativi dell’anno scorso, arriveremo almeno a cinquemila tonnellate». Il Consorzio annovera ad oggi undici soci, tra cui alcune importanti organizzazioni produttive.

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