Di ritorno da Berlino, Giancarlo Minguzzi, presidente di Fruitimprese Emilia Romagna, traccia un bilancio sicuramente positivo della tre giorni a Fruit Logistica e non nasconde ottimismo per la futura campagna delle drupacee.
Per quanto riguarda la manifestazione tedesca, nonostante lo sciopero che ha creato non pochi problemi durante la prima giornata, c’è soddisfazione poiché “la frequenza di addetti ai lavori negli stand degli operatori italiani è stata molto buona. Piazza Italia, specialmente nella seconda giornata, è stato il luogo più frequentato, non solamente da operatori di passaggio, ma in occasione di incontri sicuramente costruttivi”.
Sulle drupacee, che ovviamente è stato argomento di discussione a Fruit Logistica, c’è ottimismo. La stagione 2017 si annuncia di ottima qualità, grazie ai rinnovamenti varietali operati negli ultimi anni e ad un inverno con le giuste ore di freddo”.
Tornando al presente, è tempo invece di bilanci per pere e kiwi, due produzioni che quest’anno, per quanto riguarda il prezzo ai produttori, stanno dando una “boccata di ossigeno” grazie al calo produttivo sia delle pere Abate (-15%) e dei kiwi (-25%).
“Per quanto riguarda le Abate si stanno vendendo i calibri 70/85 da euro 1,40 a euro 1,60 al kg – spiega Minguzzi -, questa buona performance la si deve anche ad una corretta politica di offerta: infatti la concentrazione che vede protagonisti gli ormai collaudati gruppi Opera, Origine, ma anche Ceor, consentirà ai produttori di avere buone liquidazioni su tutti i calibri”.
“Per quanto riguarda il kiwi della varietà Hayward per il 95/105 grammi oggi lo si sta vendendo a euro 1,10 al kg; nei prossimi anni occorrerà fare i conti con la continua ricerca di nuove varietà di kiwi con qualità sempre migliore a polpa verde, ma anche gialla e rossa, tutte varietà che incuriosiscono sempre di più il consumatore. Anche perché la Grecia con la varietà Hayward è sempre più presente e con buona qualità. Occorrerà quindi sempre più fare attenzione alle partite non controllate.