La foto dietro le sue spalle l’aveva raccontata e descritta con meticolosità e orgoglio. Era un luglio di qualche anno fa, a Rutigliano, nell’azienda di famiglia: in realtà non era stato così semplice intervistarlo. Neanche fotografarlo. Una sorta di naturale timidezza, di ritrosia a raccontare un lavoro che amava molto, quello della produzione di uva da tavola, aveva caratterizzato parte dell’incontro.
Ma era molto fiero ed appassionato di quello che facevano lui e la sua famiglia da tre generazioni. Quando gli dissi che forse avrei scritto qualcosa sull’uva da tavola e della sua realtà anche sulla “stampa generalista”, sulle pagine on line di un quotidiano sportivo italiano, rimase sorpreso, nonché divertito: “Ma non siamo produttori di vino!”.
Piervito Di Donna se n’è andato, a causa di un brutto male, venerdì 6 gennaio, all’età di 52 anni: lascia una moglie e due figlie. È stato uno dei protagonisti della Di Donna Trade, azienda che produce uva da tavola nel sud-est barese, pioniere nella coltivazione di quella senza semi in un’epoca, come amava raccontare Piervito, dove crederci poteva sembrare un azzardo.
Sorridente, sereno, accogliente, sempre in fermento: ci piace ricordarlo così, al telefono mentre contrattava il prezzo di qualche partita di uva con qualche buyer, come nella foto furtivamente scattata quell’estate.
Tutta la redazione di myfruit si stringe al dolore della sua famiglia e dei suoi amici per la sua prematura scomparsa.