Fondamentale che siano prodotti in Italia (20,4%), siano tipici e tradizionali (14, 9%), ma anche convenienti (14,%). Sono i tre driver nella scelta dei prodotti alimentari che guideranno gli italiani nel 2017 secondo il sondaggio di fine anno di Coop, condotto con la collaborazione scientifica di REF Ricerche, il supporto d’analisi di Nielsen e i contributi originali di GFK, Demos, Doxa, Nomisma e Ufficio Studi Mediobanca.
La fotografia dell’Italia che emerge dal sondaggio mostra “un paese che sta alla finestra e che, passati gli anni bui della recessione, spera nel futuro ma stenta a metterne a fuoco i dettagli” commenta nella nota l’Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori). Le parole, infatti, con le quali gli italiani descrivono l’anno appena iniziato sono speranza (33%), cambiamento (12%) e timore (10%). Un terzetto di aggettivi che già avevano caratterizzato i sentimenti degli italiani l’anno scorso nello stesso sondaggio “a dimostrazione di una condizione di stallo che accomuna Italia e italiani” sostiene Coop.
Nonostante questo la voglia di sperimentare e innovare c’è: “il 93% dei campione intervistato nel sondaggio si dichiara incuriosito da nuovi prodotti e servizi. Quali? Per esempio vorrebbe un supermercato senza casse e quindi senza file (74%), una casa domotica (73%) o addirittura il maggiordomo virtuale (lo testerebbe il 43%).
Tornando al comparto alimentare, per la prima volta dopo molti anni – osserva Coop – “gli italiani che contano di aggiungere valore al carrello alimentare (+13%) sono quasi il doppio rispetto a quelli che pensano di comprimere ulteriormente la spesa (+8%)”.
Infine, la grande distribuzione, il principale canale di acquisto da parte degli italiani. Il 2016 si chiude in perfetta parità rispetto al 2015, “beneficiando comunque di un piccolo miglioramento delle vendite registrato nelle ultime due settimane del 2016 e comunque non tale da non superare un +2% concentrato peraltro fortemente concentrato nei giorni pre-natalizi”. Il 2017? Secondo le previsioni di REF Ricerche, la distribuzione moderna crescerà dello 0,3% con il canale discount che dovrebbe continuare a performare meglio degli altri.