Si è riunito, giovedì 4 luglio a Ferrara, il Comitato di Coordinamento dell’OI Pera, per discutere e analizzare analizzato i risultati dell’indagine svolta dal Cso Italy, per conto della stessa Organizzazione Interprofessionale, sulle stime produttive per la campagna 2016/2017, che mettono in evidenza un calo della produzione rispetto all’anno passato.
In Emilia Romagna, dove si concentra quasi il 70% della coltivazione delle pere italiane, i dati previsionali si attestano nel complesso su circa 448.000 tonnellate, il 13% in meno rispetto al 2015 e il 12% sulla media del periodo 2011-2014; si tratta di un volume produttivo risultato inferiore solo nel 2012 .
Le superfici in piena produzione nella Regione sono valutate sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno: a fronte di un lieve rafforzamento di Abate Fetel e della più giovane Carmen, sono stimati in diminuzione gli investimenti in piena produzione di altre varietà come Decana, Conference e Kaiser, mentre risultano sostanzialmente costanti le superfici di William e Santa Maria.
Sul fronte produttivo sono stimate in calo le rese di Abate Fetel, che con circa 220.000 tonnellate previste in Regione, evidenzia una riduzione del 14% sul 2015; anche per William si prevede un calo del -11%, così come per Conference con un -13%.
Ancora più consistenti le diminuzioni per Santa Maria con -25%, Decana -17% e Kaiser -19%.
La qualità ad oggi si presenta molto buona, con un prodotto di pezzatura sostenuta, grazie al minor numero di frutti presenti sulle piante e al positivo andamento climatico nei mesi di maggio e giugno che ha favorito il buon sviluppo dei frutti.
“La nuova annata commerciale, viste le stime, si presenta senza dubbio positiva – dichiara Gianni Amidei Presidente dell’OI Pera – queste produzioni si ritiene possano essere facilmente assorbite dal mercato, considerata l’entità della domanda di prodotto degli ultimi anni. Ritengo pertanto – conclude Amidei- che l’analisi finale dei dati in nostro possesso induca ad essere ottimisti sui risultati ottenibili dalla prossima campagna”.
Nel corso della riunione del Comitato di Coordinamento dell’OI Pera i partecipanti hanno condiviso a maggioranza la necessità di indicare un calibro minimo di raccolta per la varietà Conference e tale calibro è stato fissato sopra i 60 mm.
Il Comitato ha ritenuto necessario dare questa indicazione nella metodologia di raccolta al fine di salvaguardare una offerta di qualità e valore elevato sostenendo, in tal modo il mercato di questa varietà.
Il Comitato di Coordinamento dell’OI Pera si riunirà ad agosto per fornire anche le indicazioni di raccolta sulle varietà tardive a sostegno del valore dell’offerta.
Fonte news: OI Pera