Antiparassitari nella frutta dell’Europarlamento
Nel luglio 2007, il Pesticide Action Network e la ONG olandese Milieudefensie hanno comperato sui banchi del supermarket interno all’Europarlamento frutta di diversi paesi europei per analizzarne i residui di antiparassitari. I risultati riportati sono: 28 residui di diversi agrofarmaci sono stati trovati nei campioni di fragole belghe, arance spagnole, mele e pere francesi, due tipi di uva italiana e una egiziana e albicocche d’origine non determinata, con una media di 5 residui per frutto e tutti i campioni contaminati. L’infelice primato è delle fragole con 14 antiparassitari. Tre degli otto campioni (l’uva da tavola italiana, le arance e le albicocche) sono risultati fuori legge. Lo studio è in linea con le statistiche pubblicate dalla Commissione europea, secondo cui il 40% della frutta e della verdura venduto nella Ue contiene antiparassitari, con un campione su 30 fuori dai limiti di legge. Le analisi sono state rese note dalle associazioni ambientaliste che, a pochi giorni dal voto sulla direttiva quadro e sul regolamento di autorizzazione degli antiparassitari, hanno anche istituito il sito www.pesticidewatch.eu dove verrà reso noto il voto dei rappresentanti Ue in merito.(rtti)